MERCATI USA – Soffrono le “good news” dell’economia domestica

La seduta di ieri presenta un ritmo tranquillo nel pre-market con i futures che raggiungono nuovi record stagionali e lo S&P500 che supera i 4.600 punti. I dati macro economici pubblicati poco prima dell’apertura – PIL e disoccupati settimanali – evidenziano invece un quadro dell’economia a stelle e strisce ancora moto resistente e provocano un’immediata impennata dei rendimenti obbligazionari, del dollaro ed una forte correzione dei metalli preziosi.

In questo scenario, i listini azionari domestici salgono e resistono fino alla chiusura dei mercati europei, iniziando tuttavia a scivolare successivamente per poi terminare molto vicini ai minimi intraday.

Il risultato finale vede il Russell 2000 in calo del 1,4%, Dow Jones dello 0,6%, il quale non riesce a superare il record storico eguagliato delle 13 sedute positive consecutive, Nasdaq e S&P500 allineati in una discesa dello 0,7%.

Forti oscillazioni ieri in alcuni titoli in scia agli esiti delle rispettive trimestrali: Meta (+4,4%), Ebay (-10,5%), Chipotle Mexican Grill (-9,8%) e Southwest Airlines (-9%).

VIX in rialzo del nove per cento a 14,4 punti.

Il mercato obbligazionario ha registrato rendimenti in forte ascesa con il Tbond in progresso di quindici punti base al 4,00% per i timori di nuovi rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Tra le materie prime il petrolio rintuzza un tentativo di correzione e termina la seduta in rialzo di circa mezzo dollaro a 79,5 al barile.

Metalli preziosi pesantemente venduti con l’oro che cede un punto e mezzo percentuale e l’argento quasi il doppio con i titoli minerari che perdono fino al nove per cento.

Sul mercato valutario il dollaro si apprezza di oltre una figura risalendo nei confronti della moneta unica fino a 1,098.