Mercati – Borse europee caute a metà seduta, Piazza Affari guadagna lo 0,5%

Prosegue cauta la seduta delle borse europee, mentre i principali futures di Wall Street scambiano poco mossi, con gli investitori che restano intenti a monitorare le mosse delle banche centrali e l’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 29.667 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e il Dax di Francoforte (+0,2%), mentre viaggiano sulla parità l’Ibex35 di Madrid (0,0%) e il Ftse 100 di Londra (0,0%).

La presidente Christine Lagarde ha dichiarato al giornale francese Le Figaro che la Banca Centrale Europea “potrebbe aumentare nuovamente i tassi di interesse”, ma non si è espressa chiaramente sulle modalità e sulle tempistiche, come ha già fatto più volte in passato.

Dall’altra parte dell’Atlantico, gli operatori sono convinti che il ciclo restrittivo portato avanti dalla Fed sia arrivato al suo picco con la riunione del 26 luglio scorso, quando l’istituto ha aumentato i tassi di interesse di 25 punti base, elevandoli a un range compreso tra il 5,25% e il 5,5%, il livello più alto dal 2001.

Recentemente, il presidente delle Federal Reserve Bank di Minneapolis ha dichiarato in un’intervista alla CBS che le prospettive sull’inflazione sono “piuttosto positive” e che “l’economia statunitense sta facendo enormi progressi, tornando ai livelli pre-pandemici”, ma anche che “c’è ancora tanta strada da fare”, lasciando così libere le possibilità di ulteriori rialzi.

Sul fronte macro, è intanto emerso che, nell’Eurozona, a luglio, i prezzi al consumo hanno registrato una variazione del -0,1% su base mensile (dato preliminare), in linea con le attese e al di sotto del dato di giugno (+0,3%). Su base annua i prezzi al consumo hanno riportato un rallentamento al +5,3% in linea con le attese, dal +5,5% del mese precedente.

Inoltre, la prima stima per il Pil nel secondo trimestre 2023 indica un aumento dello 0,3% su base trimestrale (consensus +0,2%) dopo la crescita nulla finale del primo trimestre 2023 (rivisto da -0,1%). Su base annua, la prima stima vede un aumento del Pil dello 0,6% (+0,5% il consensus) dopo il +1,1% del precedente trimestre (rivisto da +1,1%).

Con riferimento all’Italia, secondo le stime preliminari, a luglio l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un progresso del 6,4% su base annua, segnando un rallentamento rispetto a giugno (+6,7%) migliore delle attese (+6,5%). Su base mensile, il dato ha evidenziato un calo dei prezzi dell’1,5% oltre le attese (-1,4%), a fronte del +0,1% del mese precedente.

Nel secondo trimestre 2023 (dato preliminare) il prodotto interno lordo (Pil), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è calato dello 0,3% su base trimestrale, al di sotto del consensus (0,0%) e del +0,6% registrato nel primo trimestre 2023. Anche il dato su base annua è debole e mostra un incremento dello 0,6%, inferiore al +0,9% del consensus e del +2% della rilevazione del 1Q23 (rivisto da +1,9%).

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro sale a quota 1,1035 e il cambio tra il biglietto verde e lo yen a 142,3. Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio sono in rialzo, con il Brent (+0,4%) a 84,75 dollari e il Wti (+0,5%) a 81 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 164 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,13%.

Tornando a Piazza Affari, bene Leonardo (+1,8%) che venerdì sera ha pubblicato i conti, Banco Bpm (+1,7%) in scia ai risultati degli stress test, ed Eni (+1,4%), mentre arretrano Saipem (-2%), Pirelli (-1,2%) e Amplifon (-1,2%).