Nel 1H 2023 i ricavi di Fineco segnano un progresso su base annua del 29,4% a 600,7 milioni.
Il margine finanziario si attesta a 328,3 milioni, in rialzo del 86,1% a/a, grazie
all’incremento dei tassi d’interesse di mercato. Si segnala che il margine d’interesse è aumentato del 158,5% rispetto al primo semestre 2022.
Le commissioni nette ammontano a 242,1 milioni ed evidenziano un incremento del 4,1%, un incremento riconducibile all’aumento delle commissioni nette relative all’area Investing (+4,8% a/a) grazie all’effetto volumi e al maggior contributo di Fineco Asset Management. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni dell’area Banking a 30,2 milioni (+14,5% a/a), mentre le commissioni nette relative all’area Brokerage sono state pari a 55,5 milioni, sostanzialmente stabili rispetto al primo semestre 2022.
Il risultato negoziazione, coperture e fair value si attesta a 30,1 milioni, in calo rispetto ai 55,1 milioni dello stesso periodo del 2022.
I costi operativi si confermano sotto controllo a 144,5 milioni, in aumento del 6,2% a/a principalmente per spese strettamente collegate alla crescita del business, al netto delle quali la crescita dei costi operativi è pari al 5,0% a/a.
Le spese per il personale ammontano a 60,4 milioni, in aumento del 4,9% per effetto dell’aumento del numero dei dipendenti passato da 1.316 al 30 giugno 2022 a 1.354 al 30 giugno 2023, dovuto sia alla crescita del business in Italia sia a quella della controllata irlandese Fineco Asset Management, che sta migliorando ulteriormente l’efficienza della catena di valore nell’area Investing.
Il cost/income ratio, al netto delle poste non ricorrenti, è pari al 24,1%.
Il risultato di gestione ammonta a 456,2 milioni, in crescita del 39,0% a/a.
Gli Altri oneri e accantonamenti sono pari a -12,0 milioni, e includono i contributi sistemici per il Single Resolution Fund, pari a 6,6 milioni. Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni ammontano a -2,1 milioni. Il cost of risk è pari a 5 punti base.
L’Utile netto di periodo è pari a 308,9 milioni, in crescita del 38,8% a/a.
Il Gruppo conferma la sua solidità patrimoniale con un CET1 ratio al 23,20% al 30 giugno 2023 rispetto al 21,80% al 31 marzo 2023 e al 20,82% al 31 dicembre 2022.
Il Tier 1 ratio e il Total capital ratio risultano pari a 34,04% al 30 giugno 2023 rispetto al 32,41% al 31 marzo 2023 e al 31,37% al 31 dicembre 2022.
L’indicatore di leva finanziaria è pari al 4,68% al 30 giugno 2023 rispetto al 4,21% al 31 marzo 2023 e al 4,03% al 31 dicembre 2022.
Gli indicatori di liquidità del Gruppo sono molto solidi, posizionando Fineco ai massimi livelli fra le banche europee: LCR pari al 785% al 30 giugno 2023, significativamente al di sopra del limite regolamentare del 100%, ed NSFR pari al 384%, anche questo ben al di sopra del limite regolamentare del 100%.
I finanziamenti a clientela al 30 giugno 2023 sono pari a 6.184,5 milioni, in calo del 4,1% rispetto al 31 dicembre 2022. L’ammontare dei crediti deteriorati (sofferenze, inadempienze
probabili e crediti scaduti/sconfinanti deteriorati) al netto delle rettifiche di valore è pari a 5,3 milioni (3,5 milioni al 31 dicembre 2022) con un coverage ratio del 79,5%; il rapporto fra l’ammontare dei crediti deteriorati e l’ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,09% (0,06% al 31 dicembre 2022).