Gabetti ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi operativi pari a 60,8 milioni, in riduzione del 38% rispetto ai primi sei mesi del 2022, una dinamica che la società riconduce al cambio normativo sugli incentivi fiscali, che incide sui ricavi connessi alle riqualificazioni.
L’Ebitda dell’attività servizi ammonta a 7,2 milioni, rispetto a 17,6 milioni nel primo semestre 2022.
L’EBIT consolidato si è attestato a 2,2 milioni, a fronte dei 12,0 milioni della prima metà del 2022. Il risultato netto è una perdita di un milione, a fronte dell’utile di 6,8 milioni al 30 giugno 2022.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 risulta pari a 24,4 milioni, a fronte dell’indebitamento netto di di 12,0 milioni al 31 dicembre 2022.
Gabetti punta nel 2023 ad un incremento del fatturato, seppur con un diverso mix e ad
un risultato positivo seppur inferiore al risultato del 2022 soprattutto per gli impatti
derivanti dalle modifiche alla normativa sulla riqualificazione energetica.
Fabrizio Prete, Presidente del Gruppo Gabetti, ha così commentato i risultati:
“Il primo semestre 2023 è stato fortemente influenzato dal cambio normativo inerente il tema delle riqualificazioni e dalla contrazione del mercato. Ciò ha comportato un volume di ricavi inferiori alle attese mentre a livello di margini i risultati risultano sostanzialmente in linea rispetto alle previsioni di budget grazie a una ottimizzazione della gestione nei primi mesi dell’anno.”
“Per la restante parte dell’anno, tra l’altro quella che dal punto di vista della stagionalità del business è più rilevante, si prevede possa esserci un trend positivo e in linea con le attese”, conclude Prete.