Mercati – Eurolistini ancora negativi, Milano perde lo 0,6%

Prosegue negativa la seduta delle borse europee, mentre gli indici di Wall Street scambiano poco mossi, con gli investitori che restano intenti a monitorare le mosse delle banche centrali e l’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib perde lo 0,6% a 29.459 punti, sottotono come il Cac 40 di Parigi (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,7%), l’Ibex35 di Madrid (-0,7%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).

Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,5% e lo S&P500 lo 0,2%. Resiste invece il Dow Jones, che sale dello 0,2%.

Dopo il rally semestrale che ha portato lo SP500 a un passo (il 5% circa) dal suo massimo storico, gli investitori si fanno più incerti e attendono questo giovedì la decisione di politica monetaria della Bank of England, che è prevista seguire le scelte di Fed e Bce e quindi alzare i tassi di interesse di un quarto di punto al 5,25%, e venerdì i dati sull’occupazione degli Stati Uniti.

Un altro indicatore della sostenibilità dei continui rialzi delle borse globali e tenuto sott’occhio dagli operatori sono gli utili societari, tra cui i risultati relativi al secondo trimestre di due big del calibro di Amazon e Apple, sempre attesi nei prossimi giorni.

Sul fronte macro, negli Stati Uniti, a luglio la lettura finale dell’indice S&P Global Manifatturiero Pmi si è attestata a 49 punti, in linea con il consensus e il dato preliminare.

Nel Regno Unito, la lettura finale del mese di luglio dell’indice S&P Global/CIPS Pmi manifatturiero si è attestata a 45,3 punti, di poco superiore alle attese degli analisti e alla rilevazione preliminare (entrambe a 45 punti). A giugno il dato aveva segnato un valore di 46,5 punti.

Nell’Eurozona, la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero stilato da HCOB per il mese di luglio ha evidenziato un valore di 42,7 punti, in linea al consensus e al dato preliminare. Il valore finale di giugno era di 43,4 punti.

In Italia, l’indice PMI di luglio relativo al settore manifatturiero si è attestato a 44,5 punti. Nonostante il leggero aumento rispetto alla stima degli analisti (44,3 punti) e alla rilevazione di giugno (43,8 punti), l’indice rimane per il quarto mese consecutivo al di sotto della fatidica soglia dei 50 punti, che separa la contrazione (minore) o l’espansione (maggiore) economica.

Come fanalino di coda troviamo la Germania, prima manifattura d’Europa, il cui indice Pmi  per il mese di luglio ha evidenziato un valore di 38,8 punti, confermando il dato preliminare e le attese.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro scende in area 1,097 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen sale a quota 143,2. Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio sono in calo, con il Brent (-0,5%) a 85,03 dollari e il Wti (-0,5%) a 81,42 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 162 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,152%.

Tornando a Piazza Affari, bene Telecom (+2,1%), Cnh (+1,7%) e Prysmian (+1,6%). Al contrario, arretrano Nexi (-5,7%) e Mediolanum (-3,3%), che oggi hanno pubblicato i risultati al 30 giugno 2023, e MPS (-2,5%).