Bioera ha conferito mandato ai propri legali per valutare ogni attivazione in sede civilistica finalizzata al “risarcimento dei danni patiti e patiendi dalla società” in relazione alla trasmissione Report andata in onda su Rai 3 lo scorso 19 giugno nel corso della quale è stato trasmesso un servizio di inchiesta intitolato “Open to Fallimento”, nonché del successivo servizio “Santa subito” andato in onda il 10 luglio.
La società ha volutamente optato di non replicare nell’immediato a quanto contenuto nella trasmissione dando invece mandato ai propri consulenti di valutarne il contenuto sotto ogni profilo giuridico.
Bioera informa a tale riguardo che sono state inviate specifiche diffide alle controparti
per una quantificazione del pregiudizio da ristorare di non meno di 10 milioni.
La società, infatti, lamenta “una lesione della propria immagine, con effetti in danno della propria denominazione e dei propri investimenti, causa di sicuro disavviamento”.
Inoltre eccepisce “una lesione della reputazione dell’impresa sul mercato economico in cui opera, ascrivibile al cosiddetto ‘effetto annuncio’ cagionato dalla diffusione delle notizie del servizio di Report, con conseguente danno alla capitalizzazione presente e futura di Bioera conseguente all’esposizione della stessa alla fluttuazione del valore di borsa delle sue azioni”.
In caso di mancato accordo Bioera rende noto che darà luogo “all’obbligatorio passaggio in mediazione, comunque necessariamente prodromico a ogni attivazione giudiziale”.
La scelta di Bioera di perseguire la strada contenziosa è motivata dalla “volontà di tutelare gli interessi della società evitando il rischio di ogni forma di decadenza, rimanendo comunque sempre possibile, in futuro, una definizione conciliativa della questione a fronte del ristoro dei danni”.