Il Gruppo CULTI ha archiviato il primo semestre 2023 con ricavi di vendita aumentati del 3,6% a 11,1 milioni e un Ebitda che si è attestato a 1,8 milioni.
“Un trend di sviluppo che si mantiene quindi complessivamente solido sebbene il periodo in oggetto sia stato caratterizzato sostanzialmente da una crescita più contenuta, rispetto al progresso double digit degli ultimi cinque anni (+15%), scontando una serie di fattori macroeconomici che hanno avuto un impatto importante a livello consolidato”, esordisce così Pierpaolo Manes, Amministratore Delegato di CULTI Milano, ai microfoni di Market Insight.
“Nel dettaglio, sui primi mesi del 2023 hanno pesato, ancora, soprattutto, le dinamiche negative, comunque previste, legate al covid in Cina e con un conseguente rallentamento delle attività in Asia, rispetto al trend storico di crescita, ma che siamo riusciti a mitigare permettendoci di registrare un andamento positivo a livello consolidato”.
“Dopo anni di redditività molto forte e nella consapevolezza di quanto sia importante dare una solida base alla nostra crescita commerciale per i prossimi anni, abbiamo realizzato in questi mesi una serie di rilevanti investimenti in termini di personale, a supporto della rete vendita e marketing. Investimenti operativi che si sono riflessi sulla performance dell’Ebitda ma che riteniamo fondamentali e funzionali per continuare a garantire uno sviluppo sostenibile in tutti i nostri mercati di riferimento”.
“Guardando ai prossimi mesi del 2023 e in particolare a questo secondo semestre”, prosegue Manes, “ci attendiamo una crescita commerciale in ripresa, grazie all’espansione in nuovi mercati (tra cui quello sud-coreano con il partner Shinsegae International) e al consolidamento di quelli maturi, dove puntiamo a confermarci market leader, supportando le vendite con attività di marketing e operative sopra citate”.
“Nel complesso, anche il 2023 sarà un anno di crescita e di investimenti in un scenario che si mantiene positivo nonostante un mercato ‘casa’ per CULTI che, pur rimanendo solido, sconta ancora la presenza di fattori macroeconomici, come l’inflazione e la riduzione del paniere di spesa, che condizionano il comportamento dei consumatori”.
Lo sviluppo internazionale
“A livello complessivo”, continua Manes, “il Gruppo CULTI, grazie anche alla firma di una serie di nuove partnership commerciali, è oggi presente in oltre 80 mercati, confermandosi azienda globale a livello distributivo e di riconoscibilità del marchio”.
“In particolare, per la business unit delle fragranze, costituita da CULTI e SCENT Company, abbiamo siglato accordi di distribuzione sostanzialmente in tutti i Paesi del mondo facendo leva su pilastri chiave di sviluppo per i prossimi anni molto interessanti”.
“Prosegue intanto lo sviluppo retail che inizierà a concretizzarsi nel 2024/25 con l’internazionalizzazione del marchio a livello globale anche attraverso le partnership molto importanti in mercati nuovi, tra cui Middle East, Sud Corea e Stati Uniti”.
“Ricordiamo che a fine 2022 abbiamo aperto un negozio a Hong Kong e uno in Kuwait, che stanno registrando performance molto positive, nonché, recentemente, un nuovo punto vendita in un department store a Taiwan, attraverso il nostro partner”.
“Prevediamo uno sviluppo nei prossimi anni di almeno 5-6 nuovi punti retail nel mondo, in principali piazze di Middle East, Cina, Corea e Giappone, sempre mediante accordi di collaborazione con realtà di elevato livello”.
“Con riferimento, poi, a BAKEL, azienda operativa nel mondo dello skincare”, aggiunge l’AD, “la società ha archiviato un semestre molto importante con la positiva prosecuzione del progetto legato alle farmacie con gli sviluppi interessanti, per quanto riguarda la tecnologia 3D, non solo a livello di marchio ma anche brevettuale, e in vista di importanti novità nei prossimi semestri”.
“Siamo al lavoro per ampliare la rete commerciale di BAKEL, andando a conquistare posizioni di mercato per raggiungere la leadership nel segmento farmacie nei prossimi anni, rafforzando ulteriormente la già rilevante brand awareness e il portafoglio brevettuale e tecnologico”.
“Ma non solo, in quanto”, conclude Manes, “nonostante sia un’azienda ancora legata prevalentemente al mercato italiano, sta avviando un percorso di internazionalizzazione con partner importanti e che ha già visto come primo passo l’ingresso in Thailandia e con la previsione di entrare, entro fine anno, anche in Taiwan”.
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