Nel primo semestre 2023 IGD ha riportato ricavi lordi da attività locativa pari a 70,1 milioni, in crescita dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il Net rental income si è attestato a 59,1 milioni, con incremento del 3,4% mentre, a perimetro omogeneo, il dato ha registrato un +7,8%.
L’Ebitda della gestione caratteristica è stato pari a 53,8 milioni (+3,8%), con un margine in crescita al 72,8%, mentre la marginalità dell’Ebitda caratteristico Freehold (relativo al perimetro immobiliare di proprietà) si è attestata al 75,1% (anch’essa in crescita).
La gestione finanziaria complessiva è stata pari a -19,2 milioni; il dato, depurato da partite contabili relative a IFRS 16 e oneri non ricorrenti, è in peggioramento del 35,6% rispetto al 30 giugno 2022, per l’incremento del costo medio degli ultimi finanziamenti ottenuti.
L’utile netto ricorrente (FFO) è stato pari a 30,9 milioni, in decremento del 9%, per effetto dei maggiori oneri finanziari.
Le variazioni negative di fair value, hanno portato il gruppo a chiudere il semestre con una perdita netta di 47 milioni.
Nel corso del periodo IGD ha consuntivato complessivamente investimenti e capex per circa 7,6 milioni.
Il patrimonio immobiliare di proprietà del gruppo IGD ha raggiunto un valore di mercato pari a 2.005,12 milioni, in decremento del 3,64% rispetto a dicembre 2022. In generale, sulle valutazioni ha impattato il rialzo delle curve dei tassi di interesse applicati ai modelli valutativi.
Il Net Initial Yield, calcolato secondo i criteri definiti da EPRA, è stato pari al 6% per il portafoglio Italia (6,3% il topped up) e pari al 6,5% per il portafoglio Romania (7,0% topped up).
Includendo anche gli immobili in leasehold e la partecipazione al Fondo Juice, il portafoglio del gruppo IGD ha raggiunto un valore di mercato pari a 2.052,4 milioni.
L’EPRA NAV e EPRA NRV sono stati pari a 1.052.989 migliaia di euro, ovvero 9,54 euro per azione. Il dato è in decremento del 7,1% rispetto al 31 dicembre 2022. La variazione è dovuta soprattutto al pagamento per intero del dividendo, avvenuto a maggio, e alla variazione negativa del fair value degli immobili sopra descritta.
L’EPRA NTA è pari 9,47 euro per azione, in decremento del 7,2% rispetto al 31 dicembre 2022. L’EPRA NDV è pari a 9,76 euro per azione, in decremento del 2,9% rispetto al 31 dicembre 2022.
“Le solide performance operative e i risultati economici del 1° semestre”, spiega la società, “consentono di guardare con fiducia alla seconda parte dell’anno”.
IGD, sulla base dello scenario macroeconomico e operativo corrente, prevede un FFO per l’intero 2023 in un range 54-55 milioni, in incremento rispetto a quanto annunciato il 23 febbraio scorso. Tale stima non include impatti economici derivanti da eventuali operazioni di rifinanziamento anticipato e dismissioni che potrebbero essere portate a termine nel secondo semestre 2023.