Nel primo semestre 2023 il Gruppo 24 ORE ha registrato ricavi consolidati pari a 104,6
milioni, stabili su base annua.
Nel periodo i ricavi pubblicitari sono pari a 42,7 milioni, in calo del 3,3% rispetto al primo semestre 2022; i ricavi editoriali sono diminuiti dell1,4% a 49,0 milioni: i minori ricavi generati dalla vendita del quotidiano sono in gran parte compensati dalla crescita dei ricavi digitali; gli altri ricavi registrano una crescita del 19,8% a 12,8 milioni, principalmente grazie ai maggiori ricavi dell’area Servizi Professionali e Formazione, in relazione al buon andamento dei prodotti più innovativi e al rientro nel business della formazione.
L’Ebitda è positivo per 14,9 milioni, in miglioramento di 4,5 milioni sul periodo di confronto. La variazione è principalmente riconducibile a maggiori proventi operativi per 3,2 milioni con costi complessivamente in diminuzione di 1,3 milioni. Nel periodo si registra una riduzione del costo del personale che è in parte compensata dall’incremento dei costi diretti e operativi, in particolare costi per materie prime (carta) e costi per servizi.
Sono stati iscritti proventi non ricorrenti per 2,5 milioni, di cui 2,1 milioni relativi al credito d’imposta per l’anno 2021, riconosciuto alle imprese editrici di quotidiani e periodici iscritte al ROC sulle spese sostenute, nell’anno 2020, per la distribuzione delle testate edite.
Al netto di proventi non ricorrenti, l’Ebitda è positivo per 12,4 milioni vs 10 milioni del primo semestre 2022.
l costo del personale, pari a 36,2 milioni diminuisce di 3,9 milioni principalmente per la diminuzione dell’organico e l’andamento del turnover, nonché per il maggior ricorso agli ammortizzatori sociali e l’utilizzo del fondo ferie residuo.
L’Ebit è positivo per 8,5 milioni, in miglioramento di 6,2 milioni rispetto a un Ebit positivo per 2,3 milioni del primo semestre 2022. Gli ammortamenti del periodo ammontano a 7,6 milioni (-0,5 milioni rispetto al primo semestre 2022).
Nel periodo sono state iscritte plusvalenze per 1,2 milioni principalmente riferibili alle cessioni dei siti produttivi di Carsoli (AQ) e Milano – via Busto Arsizio. Al netto di proventi non ricorrenti, l’Ebit è positivo per 4,8 milioni, in miglioramento di 3,0 milioni vs 1,8 milioni del primo semestre 2022.
Il risultato netto attribuibile ad azionisti della controllante è positivo per 5,4 milioni, in miglioramento di 5,8 milioni rispetto al deficit di 0,4 milioni del primo semestre 2022. Al netto di proventi non ricorrenti, il risultato netto attribuibile ad azionisti della controllante è positivo per 1,7 milioni, in miglioramento di 2,6 milioni rispetto al risultato negativo per 0,8 milioni del primo semestre 2022.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 è pari a 29,2 milioni e in calo rispetto ai 43,8 milioni a fine anno 2022. La variazione è principalmente riferita ai flussi di cassa dell’attività operativa e all’incasso di 6,5 milioni derivanti dalla vendita dei due siti produttivi situati a Milano e a Carsoli (AQ).
In aggiunta, “Si conferma un progressivo miglioramento dei principali indicatori economici e finanziari anche nel mutato contesto geopolitico, economico e di mercato. Il Gruppo monitora costantemente sia l’andamento dei mercati di riferimento rispetto alle ipotesi di Piano e alle eventuali ripercussioni che dovessero derivare dall’evoluzione del contesto macroeconomico e geopolitico, sia l’implementazione delle azioni previste nel Piano 2023–2026 stesso, mantenendo un’attenzione proattiva e costante al contenimento di tutti i costi e all’individuazione di iniziative che possano ulteriormente mitigare il rischio legato ai ricavi a tutela di redditività e flussi di cassa attesi.”