Il Cda di Tinexta ha approvato la relazione finanziaria al 30 giugno 2023 che mostra ricavi in crescita dell’8,6% a 182,5 milioni rispetto al primo semestre 2022.
Dal lato operativo, l’Ebitda, inclusi i costi non ricorrenti, tra cui i costi per acquisizioni (1,6 milioni) e per i Piani di incentivazione di lungo termine (1,8 milioni) ammonta a 34,5 milioni (+5,8%), mentre a livello adjusted l’Ebitda si attesta a 37,9 milioni (+2,3 a/a) che esclude i costi di cui sopra.
L’Ebit scende del 3,7% a 15,2 milioni. La voce ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti pari a 19,3 milioni (16,8 milioni nel 1H22), include 9 milioni di ammortamenti delle “Altre attività immateriali” emerse in sede di allocazione del prezzo pagato nelle Business Combination (8,5 milioni nel 1H22), principalmente attinenti alla Cybersecurity ed alle società CertEurope, Evalue Innovacion, Warrant Hub, Forvalue e Queryo.
L’utile netto si riduce del 14,5% a 9,3 milioni, a fronte dei 10,9 milioni nel 1H22.
Il Free Cash Flow delle continuing operations generato nel 1H23 è pari a 27,9 milioni, mentre il FCF rettificato è pari a 29,3 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 ammonta a 52,6 milioni, che si confronta con la PFN negativa per 77,6 milioni al 31 dicembre 2022.
Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, per l’esercizio 2023 il Cda conferma ricavi in crescita, a parità di perimetro al 31 dicembre 2022, tra l’11% e il 15% e un Ebitda adjusted in aumento tra l’8% e il 12%. I target enunciati non includono il contributo della crescita per linee esterne.