Nel primo semestre 2023 il margine di interesse di Banca Ifis si è attestato a 348,5 milioni, in crescita del 7,6% rispetto al 30 giugno 2022. A tale risultato contribuiscono l’Area Factoring, con 86,4 milioni (+9,5%), l’Area Leasing, con 30,5 milioni (+5,5%) e l’Area Corporate Banking & Lending, con 57,9 milioni (+68,7%).
Il margine di intermediazione del Settore Npl ammonta a 136,5 milioni, in aumento di 1,5 milioni rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, soprattutto grazie ai maggiori interessi attivi e alle buone performance della raccolta legale, anche se
controbilanciate dalla minor raccolta stragiudiziale.
Il margine di intermediazione del Settore Governance & Servizi e Non Core è pari a 37,1 milioni, in diminuzione di 9,6 milioni principalmente per l’impatto negativo del costo del funding.
Le rettifiche di valore per rischio di credito, pari a 16,3 milioni, diminuiscono di 17,3 milioni rispetto ai primi sei mesi del 2022 per maggiori riprese da incasso su posizioni deteriorate precedentemente svalutate.
I costi operativi si sono attestati a 195,8 milioni, in aumento rispetto al dato al 30 giugno 2022 (+5,5%). Il cost/income ratio è pari al 56,2% (+1,1%).
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri al 30 giugno 2023 risultano pari a 526 mila euro. La stessa voce nel primo semestre 2022 aveva beneficiato di rilasci per 5,6 milioni a seguito di operazioni di cessione di crediti in ambito GACS.
L’utile netto di pertinenza della capogruppo ammonta a 91 milioni (+25,5% anno su anno).
Dal lato patrimoniale, il totale della raccolta al 30 giugno 2023 risulta pari a 11,1 miliardi e in linea con il dato al 31 dicembre 2022, ed è rappresentato per il 49,0% da debiti verso la clientela (45,8% al 31 dicembre 2022), per il 27,6% da debiti verso banche (30,7% al 31 dicembre 2022) e per il 23,4% da titoli in circolazione (incidenza invariata rispetto al 31 dicembre 2022).
Il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio si attestano, rispettivamente, al 5,9% e al 3,9%.
I coefficienti patrimoniali del Gruppoal 30 giugno 2023 si attestano per il CET1 al 15,01%, per il Tier 1 a 15,02% e per il Total Capital al 18,04%.
Il CdA ha rivisto al rialzo la guidance 2023, prevedendo un utile netto di 160 milioni vs 150 milioni indicati a febbraio 2023 e all’obiettivo di 137 milioni del Piano Industriale 2022-2024.
Infine, il Consiglio ha approvato la nuova politica di dividendi di tipo progressivo che prevede l’incremento del payout ratio al superamento della soglia di utili necessari a soddisfare il fabbisogno di capitale della banca, nel rispetto del contesto macroeconomico e regolamentare di riferimento, e dello stato di avanzamento del Piano Industriale.