Banco BPM – Prevede un miglioramento significativo dell’utile (EPS 2023 a 0,80 euro)

Secondo BPM, le variabili esogene, quali il rallentamento dell’economia italiana, la politica monetaria restrittiva e gli scenari geopolitici in corso, costituiranno il primo elemento di di influenza sull’andamento del gruppo.

Per l’intero esercizio BPM prevede un significativo miglioramento dell’utile netto del gruppo rispetto allo scorso anno, con un EPS 2023 di 80 centesimi di euro (vs precedente 0,75 euro), in ulteriore rafforzamento per il 2024 a 0,90 euro (+12,5%), superando significativamente sia la traiettoria di redditività sia i target complessivamente delineati nel piano strategico, che sarà oggetto di aggiornamento nel quarto trimestre 2023.

La banca si attende che il margine di interesse continuerà a trarre vantaggio dall’incremento dei tassi a breve, in particolare nella componente di matrice commerciale, grazie soprattutto a un funding mix che consente di contenere gli effetti di repricing.

Le commissioni, pur scontando ancora un quadro di potenziale volatilità che condiziona in
particolare quelle connesse ai prodotti di investimento, continueranno a beneficiare della dinamica di quelle relative all’attività tipica di banca commerciale.

Per quanto concerne gli oneri operativi, BPM afferma che il loro andamento rimane sotto controllo, essendo una delle principali aree di focus dell’azione manageriale. Peraltro, le stime sui costi scontano, prudenzialmente, dinamiche legate alle pressioni inflattive, al rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori del credito e agli effetti
della politica di investimento a supporto delle iniziative evolutive previste nel piano strategico.

Anche la dinamica dei flussi a default, che risulta stabile e al di sotto delle previsioni, evidenzia un quadro di complessiva resilienza del contesto economico nazionale di cui non si può peraltro escludere un possibile peggioramento nell’ultima parte dell’anno a seguito dell’evoluzione congiunturale.

L’approccio al credito dell’istituto di credito si manterrà conseguentemente prudente, con solidi livelli di copertura, confermando il rigore nelle valutazioni adottato negli ultimi anni sia sulle esposizioni performing che non performing.