Nel primo semestre 2023 Banco BPM ha registrato un margine di interesse pari 1.552,9 milioni, in crescita del 49,4% rispetto al primo semestre 2022 grazie all’incremento dello spread commerciale, conseguente al rialzo dei tassi di interesse, e al limitato impatto sul costo dei depositi che hanno più che compensato il venir meno dei benefici relativi alla remunerazione dei finanziamenti TLTRO.
Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto si è attestato a 60,6 milioni, vs 58,2 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio.
Le commissioni nette ammontano a 948,2 milioni, in calo dell’1,9% anno su anno. Il comparto dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza evidenzia una contrazione del 5,8%, riferibile principalmente al collocamento di fondi e sicav, parzialmente compensata dalla crescita dell’1,8% delle commissioni relative ai servizi di banca commerciale.
Gli altri proventi netti di gestione sono pari a 33,4 milioni, in leggero aumento rispetto ai 31,7 milioni del primo semestre 2022.
Il risultato netto finanziario è negativo e pari a -42,5 milioni e si confronta con il dato positivo di 176,8 milioni registrato al 30 giugno 2022. La differente contribuzione è giustificata dal minor apporto degli utili da cessione di titoli (-79,4 milioni), dal maggior costo della raccolta tramite certificates conseguente al rialzo dei tassi (-112,1
milioni), dall’impatto CVA/DVA24 (-33,8 milioni) e dal diverso apporto dell’attività di negoziazione e operatività in derivati, parzialmente compensata dall’impatto della valutazione della partecipazione Nexi (79,5 milioni) e delle variazioni di fair value delle altre attività finanziarie (58,5 milioni).
Il risultato dell’attività assicurativa è pari a 24,6 milioni. In tale voce confluisce l’apporto relativo al primo semestre del 2023 delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni a seguito dell’acquisizione del controllo delle stesse dal 1° luglio dello scorso anno.
Il totale dei proventi operativi ammonta a 2.577,2 milioni, in aumento del 13,4% anno su anno.
Il totale degli oneri operativi è pari a 1.274,7 milioni, con un incremento dell’1,4% a/a.
Il risultato della gestione operativa è pari a 1.302,5 milioni, in incremento del 28,2% anno su anno.
Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela del primo semestre, pari a 258,7 milioni,
evidenziano una riduzione del 14,8%. Al 30 giugno 2023 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 48 p.b. annualizzati, che rappresenta il livello più basso registrato dalla nascita del Gruppo Banco BPM.
Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 30 giugno 2023 è pari a -32,4 milioni (-40,8 milioni nel primo semestre 2022).
Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie sono rilevate plusvalenze nette per 1,2 milioni (-5,5 milioni al 30 giugno 2022).
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri registrano una ripresa di valore pari a +3,3 milioni (-12,7 milioni di stanziamenti netti al 30 giugno 2022), per effetto dei rilasci di stanziamenti su garanzie e impegni per 14,9 milioni e degli accantonamenti rilevati nel periodo per altri rischi ed oneri pari a 11,6 milioni.
Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell’operatività corrente ammonta a 1.015,6 milioni, in decisa crescita rispetto ai 654,6 milioni del primo semestre 2022 (+55,2%).
Il risultato netto dell’operatività corrente ammonta a 698,5 milioni (+64,9% anno su anno).
Il risultato netto di periodo si è attestato a 624,4 milioni, segnando un incremento del 77,9%.
Dal lato patrimoniale, la raccolta diretta al 30 giugno 2023 ammonta a 124,7 miliardi, in leggero aumento rispetto ai 123,5 miliardi registrati alla fine 2022.
La raccolta indiretta è salita da 91,3 miliardi al 31 dicembre 2022 a 99,6 miliardi di fine giugno 2023.
Per quanto riguarda i crediti deteriorati, la strategia di derisking attuata dal gruppo ha
consentito di raggiungere un’ulteriore contrazione dei non performing loans, la cui
incidenza sul totale dei crediti lordi si è ridotta al 3,8% dal 4,8% del 30 giugno 2022.
I ratio patrimoniali si mantengono solidi: CET1 Ratio al 14,8%; MDA buffer a 612 p.b.; Liquidity Covarage Ratio al 179%.