Buzzi ha archiviato il primo semestre 2023 con ricavi in progresso del 14,3% a 2,15 miliardi.
Le vendite di cemento si sono attestate a 13,1 milioni di tonnellate, in diminuzione dell’8,3% rispetto all’analogo periodo 2022. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno riportato un valore di 5,1 milioni di metri cubi (-12,3% a/a). In quest’ultimo settore lo sviluppo è stato particolarmente negativo in Europa Centrale e Orientale, mentre in Italia e Stati Uniti il calo è stato più contenuto.
Dal lato operativo, il margine operativo lordo si è attestato a 575,3 milioni (+57,6% a/a). Se si escludono le componenti non ricorrenti il MOL è passato da 365,1 milioni a 571,6 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 26,6% (19,4% nel 2022).
La redditività caratteristica ricorrente del primo semestre è migliorata in tutti i mercati di presenza. I costi di produzione e distribuzione hanno mostrato un aumento ulteriore e generalizzato rispetto alla eccezionale inflazione di settore rilevata nel 2022.
Dopo aver sostenuto ammortamenti per 128,4 milioni, l’Ebit si attesta a 447,1, in aumento rispetto ai 118,1 milioni del 2022, impattato dalla svalutazione di attività fisse per 122,4 milioni.
Il conto economico si è chiuso con un utile netto di 431,2 milioni, rispetto agli 88,7 milioni del primo semestre 2022.
Dal lato patrimoniale, la Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2023 è cash positive per 412 milioni, in miglioramento dalla PFN positiva di 288,2 milioni al 31 dicembre 2022.
Nel semestre in esame il gruppo ha rimborsato anticipatamente un prestito obbligazionario di 500 milioni, pagato dividendi agli azionisti della società per 81,1 milioni e sostenuto spese in conto capitale per complessivi 148,4 milioni.
Gli investimenti volti al miglioramento delle performance ambientali e alla decarbonizzazione dei processi produttivi, fra i quali rientrano gli interventi per incrementare la produzione di cementi a minor contenuto di clinker, il maggior utilizzo di combustibili alternativi e la produzione in-house di energia elettrica rinnovabile, sono stati pari a circa 20 milioni.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, Buzzi si aspetta di realizzare un margine operativo lordo per il 2023 tra i 1,1 e gli 1,2 miliardi.