Nel primo semestre 2023, il Gruppo Cairo Communication ha confermato i ricavi lordi a 599,2 milioni (598,6 milioni nel 2022), comprensivi di ricavi operativi lordi per 577 milioni e altri ricavi e proventi per 22,2 milioni, rispetto a 598,6 milioni nel primo semestre 2022 (comprensivi di ricavi operativi lordi per Euro 580,1 milioni e altri ricavi e proventi per Euro 18,5 milioni).
L’EBITDA e l’EBIT sono stati pari a rispettivamente 80,2 milioni e 41,1 milioni (rispettivamente Euro 69 milioni e Euro 31,3 milioni nel periodo analogo del 2022) e sono stati ancora impattati da un incremento del costo della carta (-5,4 milioni) rispetto al periodo analogo dell’esercizio precedente, quando era stata ancora utilizzata carta con
prezzi definiti nel 2021.
Si segnala che l’EBITDA ante oneri non ricorrenti netti si è fissato a 80,8 milioni vs 80,3 milioni nel pari periodo 2022.
Gli oneri non ricorrenti netti sono negativi per 0,6 milioni (11,3 milioni nel primo semestre 2022, quando includevano, per 10 milioni imputabili alla transazione del contenzioso relativo al complesso immobiliare di via Solferino/San Marco/Balzan).
Il risultato netto di pertinenza del Gruppo è stato pari a 15,9 milioni (11,3 milioni nel
primo semestre 2022).
Anche RCS ha conseguito margini (Ebitda, Ebit e risultato netto) in crescita rispetto a quelli
realizzati nel periodo analogo del 2022.
L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno 2023 sale a 47 milioni da 15,2 milioni a fine 2022. La variazione è principalmente determinata dagli esborsi per la distribuzione dei dividendi per circa 31,2 milioni e per gli investimenti tecnici per circa 18,2 milioni, compensati dall’apporto positivo della gestione tipica, che risente degli attuali tempi di incasso dei crediti di imposta previsti a favore del settore editoriale e della dinamica del circolante anche per la stagionalità.
A fine giugno l’indebitamento finanziario netto di RCS è pari a 69,4 milioni (vs 31,6 milioni a fine 2022).
L’indebitamento finanziario netto complessivo, che comprende anche le passività finanziarie relative a contratti di locazione iscritti in bilancio ex IFRS 16 (principalmente locazioni di immobili) pari a 153,8 milioni, ammonta a 200,7 milioni (177,6 milioni al 31 dicembre 2022).
Il Gruppo ritiene che sia possibile confermare l’obiettivo di conseguire nel 2023 margini (EBITDA) fortemente positivi, in crescita rispetto a quelli realizzati nel 2022 e una generazione di cassa nel secondo semestre, migliorando a fine anno la posizione finanziaria netta rispetto a fine 2022.
L’evoluzione del conflitto in corso e della situazione generale dell’economia e dei settori di riferimento potrebbe tuttavia condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi.