Mercati – Eurolistini in rosso a metà seduta, Piazza Affari perde l’1,2%

Prosegue negativa la seduta delle borse europee, in scia all’andamento dei principali futures di Wall Street, con gli investitori che restano intenti a monitorare le mosse delle banche centrali e l’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib perde l’1,2% a 28.629 punti, negativo come il Ftse 100 di Londra (-1,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,9%), il Dax di Francoforte (-0,9%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,6%).

Il sentiment risente ancora della notizia che l’agenzia di rating Fitch ha tagliato il giudizio sul debito pubblico degli Stati Uniti, abbassandolo da AAA ad AA+. Questa decisione ha colto di sorpresa i mercati finanziari e persino la Casa Bianca, che ha contestato la scelta.

Nel dettaglio, Fitch si attende che il debito pubblico degli Usa raggiungerà il 118% del prodotto interno lordo entro il 2025, quando la media delle nazioni con valutazione AAA è di circa il 39%. Inoltre, l’agenzia di rating ha sottolineato come negli ultimi anni (e per quelli a venire) la gestione statale abbia impattato negativamente sull’andamento dell’economia americana.

Il downgrade ha fatto seguito al recente annuncio da parte del Tesoro degli Stati Uniti secondo cui l’indebitamento netto per il terzo trimestre è stato rivisto al rialzo a 1 trilione di dollari, dai 733 miliardi previsti a inizio maggio.

Questo pomeriggio, invece, gli occhi degli investitori saranno puntati su Londra e sulla Bank of England, la quale si esprimerà sulla politica monetaria. Secondo gli operatori di mercato, la banca centrale alzerà i tassi di un quarto di punto portandoli al 5,25%.

Dal lato macro, in mattinata sono stati pubblicati gli indici PMI servizi e composito finali di luglio delle maggiori economie europee.

In Francia, l’indice Pmi servizi si è attestato a 47,1 punti, inferiore alle attese e al dato preliminare, entrambi a 47,4 punti. Il dato finale di giugno era pari a 48 punti. L’indice composito, che raggruppa manifatturiero e servizi, si è fissato a 46,6 punti, confermando le stime degli analisti e il dato preliminare. Il dato finale di giugno si attestava a 47,2 punti.

In Italia, l’indice S&P Global Pmi Servizi si è attestato a 51,5 punti, al di sotto dei 52,2 punti di giugno e del consensus. Il dato composito è sceso a 48,9 punti dai 49,7 punti del mese precedente, risultando inferiore anche alla stima degli analisti (49,5 punti).

In Germania, la lettura finale dell’indice HCOB Pmi Servizi si è attestata a 52,3 punti, superiore al consensus e al dato preliminare, entrambi a 52. L’indice composito ha riportato un valore finale di 48,5 punti, anche in questo caso oltre le attese e la rilevazione preliminare, entrambe a 48,3 punti.

Nel Regno Unito, l’indice Pmi Servizi ha registrato un valore di 51,5 punti, confermando la rilevazione preliminare e il consensus. Il dato composito si è attestato a 50,8 punti, appena al di sopra rispetto alla rilevazione preliminare e alle attese (entrambi 50,7 punti).

Infine, considerando l’intera Eurozona, l’indice HCOB PMI servizi ha segnato i 50,9 punti, dato inferiore al consensus e alla rilevazione preliminare (51,1 punti entrambi). Anche il composito, che si è fissato a 48,6 punti, è risultato al di sotto delle stime degli analisti e del dato preliminare, entrambi a 48,9 punti.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro scende in area 1,09 e il cambio tra il biglietto verde e lo yen a 142,9. Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio sono in calo, con il Brent (-0,4%) a 82,9 dollari e il Wti (-0,3%) a 79,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 170 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,3%.

Tornando a Piazza Affari, bene Interpump (+1%), Iveco (+0,9%) e Nexi (+0,8%), mentre arretrano Bper (-5%), Bpm (-3,7%) e Tenaris (-3%), che recentemente hanno pubblicato i conti al 30 giugno 2023.