Mercati USA – Pesa il downgrade di Fitch

Parte male la giornata a Wall Street e finisce ancora peggio con il Nasdaq (-2,2%) che cede poco più del due per cento chiudendo al di sotto di quota 14.000 punti.

La doccia fredda che fa perdere al mercato quasi mezzo trilione di capitalizzazione in una sola giornata arriva dall’agenzia di rating Fitch che abbassa il rating del debito sovrano governativo americano citando l’aumento incontrollato dello stesso, del deficit nonchè della spesa per interessi che raggiungerà quest’anno il trilione di dollari.

La notizia si abbatte come un ciclone su Wall Street che interrompe la sua lunga fase rialzista in attesa di valutare l’entità della ferita.

Più contenute le perdite degli altri tre indici con il Russell 2000 che lascia sul terreno un punto e mezzo percentuale, lo S&P500 l’1,4% ed il Dow Jones l’uno per cento.

In forte calo gran parte della batteria dei titoli tecnologi a larga capitalizzazione con AMD che cede il sette per cento e Nvidia quasi il cinque, in attesa delle trimestrali serali di Apple e Amazon.

Esplode la volatilità con il VIX in rialzo del quindici per cento a 16,1 punti.

Il mercato obbligazionario registra un nuovo sensibile incremento dei rendimenti in scia al downgrade di Fitch con il Tbond che ha guadagnato otto punti base raggiungendo il 4,11%, nuovo massimo dell’anno.

Tra le materie prime il petrolio interrompe la sua corsa al rialzo e perde quasi tre punti percentuale terminando al di sotto degli 80 dollari al barile.

Metalli preziosi di nuovo calo appesantiti sia dal rialzo dei rendimenti che dalla forza del biglietto verde. L’oro è l’unico metallo che tiene con una perdita inferiore al mezzo punto percentuale, mentre argento e platino sfiorano il due per cento.

Sul mercato valutario il dollaro continua a rafforzarsi nei confronti della moneta unica risalendo fino a 1,093. Rublo russo in calo a quota 93 rispetto al biglietto verde.