TIM ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi in crescita del 3,5% a 7,8 miliardi rispetto al pari periodo 2022. i ricavi da servizi di gruppo nel semestre ammontano a 7,2 miliardi (+2,3% a/a), in linea con l’obiettivo di crescita “Low Single Digit” per l’anno 2023.
L’EBITDA reported di Gruppo ammonta a 2,7 miliardi (+0,5% YoY) che sconta oneri netti non ricorrenti per 430 milioni principalmente relativi a costi del personale e accantonamenti sul personale.
In termini organici l’Ebitda cresce del 4,7% in termini organici a 3,1 miliardi, in linea con l’obiettivo di crescita “Mid Single Digit” per il 2023, grazie al sensibile miglioramento dei trend della Business Unit Domestic e al contributo positivo del Brasile.
L’EBITDA After Lease di Gruppo nel semestre si è attestato a 2,6 miliardi (+3,1% YoY). CAPEX di Gruppo pari a 1,7 miliardi (-6,1% YoY), di cui Domestico 1,3 miliardi (-5,9% YoY).
L’Ebit di gruppo è pari a 239 milioni (-39,8% a/a). L’Ebit organico, a netto della componente ricorrente di cui sopra si attesta a 667 milioni (-3,8% a/a).
Il Risultato netto del primo semestre 2023 attribuibile ai Soci della Controllante registra una perdita di 813 milioni (-483 milioni nel primo semestre 2022) e sconta l’effetto negativo di oneri netti non ricorrenti per 437 milioni (287 milioni nel primo semestre 2022).
Il flusso di cassa della gestione operativa (Operating Free Cash Flow) di Gruppo del primo semestre 2023 è positivo per 762 milioni (positivo per 353 milioni nel primo semestre 2022).
Dal lato patrimoniale, l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 26,2 miliardi al 30 giugno 2023, in aumento di 799 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 (25,4 miliardi), quale effetto netto della positiva dinamica operativa del semestre cui si è contrapposto il fabbisogno derivante dalla gestione finanziaria e dai maggiori debiti per leasing e dal pagamento dei dividendi in Brasile.
Infine, l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato – After Lease (al netto dei contratti di lease), metrica adottata dai principali peers europei, al 30 giugno 2023 risulta pari a 20,8 miliardi, in aumento di 800 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 (20 miliardi), quale effetto netto della positiva dinamica operativa del semestre cui si è contrapposto il fabbisogno derivante dalla gestione finanziaria e dal pagamento dei dividendi in Brasile.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, alla luce dell’andamento dei principali segmenti di business nel primo semestre 2023, viene confermata la
guidance già comunicata con l’approvazione del Piano Industriale TIM 2023-2025.