Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore banche:
Seduta cauta per le borse europee con il Ftse Mib a -0,3%, il Cac40 di Parigi +0,6%, l’Ibex 35 di Madrid +0,5%, il Ftse 100 di Londra +0,3% e il Dax di Francoforte +0,2%. A Wall Street Nasdaq, S&P500 e Dow Jones a +0,3%.
Commerzbank (-1,7%) chiude il secondo trimestre con un utile netto a 565 milioni (+20,2% a/a). I ricavi aumentano del 9% a 2,6 miliardi, grazie al forte contributo dell’attività con i clienti e allo slancio dovuto all’aumento dei tassi di interesse. Nel 1H 2023 l’utile netto è aumentato del 50% a 1,1 miliardi. I ricavi sono cresciuti marginalmente a 5,3 miliardi, beneficiando della crescita del margine di interesse (+41,6%) dovuta ai tassi di interesse più alti. Per contro, in calo le commissioni (-5,8%). Dal lato patrimoniale il coefficiente Cet1 ratio è salito al 14,4%. La Banca chiederà alla Bce e all’agenzia finanziaria tedesca l’approvazione di un ulteriore riacquisto di azioni proprie. Le previsioni per l’intero anno sul margine di interesse sono aumentate ad almeno 7,8 miliardi e l’utile netto per il 2023 è previsto ben al di sopra del 2022.
Crédit Agricole Italia ha chiuso il primo semestre del 2023 con un utile netto consolidato pari a 405 milioni di euro (+58% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). I proventi del semestre sono superiori a 1,5 miliardi di euro, in aumento del +21% a/a trainati dal significativo apporto del margine di interesse (+47% a/a), con il risultato lordo dell’attività corrente che si attesta a 763 milioni di euro (+49% a/a2) e cost income al 50,2%. nei primi sei mesi del 2023 acquisiti 84 mila nuovi clienti; collocati 3,6 miliardi di prodotti Wealth Management; incremento dei premi assicurativi danni (+14% a/a) ed erogazioni mutui residenziali in crescita nel secondo trimestre (+13% T2/T1), con quota di mercato sulla domanda in progressivo aumento. In merito alla qualità del credito, ha segnalato flussi a default su livelli minimi, coperture in ulteriore aumento di 210bps rispetto a dicembre 2022, NPE ratio lordo e netto rispettivamente al 3,3% e 1,7%.