MARR ha archiviato i primi sei mesi del 2023 con un fatturato totale consolidato aumentato del 14,7% su base annua a oltre 1 miliardo.
Le vendite del Gruppo MARR hanno raggiunto i 986,2 milioni e si confrontano con gli 860,2 milioni del pari periodo 2022 e i 779,7 milioni di quello ante pandemia del 2019.
L’andamento delle vendite del primo semestre 2023 – spiega la società – ha risentito anche delle dinamiche inflative nel settore del foodservice che si sono manifestate in modo più accentuato a partire dal secondo trimestre 2022 e si sono progressivamente attenuate nel secondo trimestre 2023.
L’incremento dei prezzi di vendita nel corso dei primi sei mesi 2023 è stato inoltre mitigato da fenomeni di trading down che, seppur con modalità diverse, si sono evidenziati in tutti i segmenti di clientela.
Dalla ripartizione per segmento di attività emerge che le vendite ai clienti della Ristorazione (categorie dello Street Market e National Account) sono state pari a 883,4 milioni (+20,3%), beneficiando per circa 7,5 milioni, di cui 2,4 milioni relativi al primo trimestre 2023, del contributo della società Frigor Carni S.r.l., consolidata dal 1° aprile 2022.
L’incremento delle vendite alla Ristorazione rispetto al primo semestre 2022 rappresenta un’ulteriore sovra-performance rispetto all’andamento del Mercato di riferimento (in Italia +18,9% nei primi tre mesi del 2023 e del +2,5% nel secondo trimestre 2023, Ufficio Studi di Confcommercio).
Le vendite ai clienti della categoria dei “Wholesale” (per la quasi totalità di prodotto ittico congelato a grossisti) nel primo semestre 2023 sono state pari a 102,7 milioni (126,1 milioni nel 1H22) risentendo di quella temporanea indisponibilità di prodotto ittico di cattura
che ha caratterizzato la seconda parte dell’esercizio 2022 e la prima metà del 2023.
MARR conferma il miglioramento della redditività operativa con l’EBITDA balzato del 52,3% a/a a 53,4 milioni (56,3 milioni ante pandemia del 2019).
L’EBIT ha registrato un progresso dell’89,7% a 34,7 milioni (42 milioni nel primo semestre 2019).
Il periodo si è chiuso con un utile netto che, pur risentendo di maggiori oneri finanziari netti per effetto dell’aumento del costo del denaro a partire dalla seconda metà del 2022, è salito del 77,8% a 18,7 milioni.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si esprime in 250,1 milioni (217,6 milioni al 31 dicembre 2022). Dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023 sono stati effettuati investimenti per 22,9 milioni, di cui 14,8 milioni relativi alla costruzione di una nuova filiale in Lombardia la cui attivazione è prevista nella prima metà del 2024.
Al netto degli effetti dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 la posizione finanziaria Netta (PFN) alla fine del primo semestre 2023 sarebbe stata di 172,4 milioni.
Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione, la società riporta che “l’andamento delle vendite ai clienti della Ristorazione nel mese di luglio è coerente con gli obiettivi di
crescita per l’esercizio 2023 confermando il progressivo recupero di marginalità già evidenziatosi anche nel corso del primo semestre 2023. I risultati di luglio sono stati conseguiti in un contesto di consumi alimentari fuori casa che continua a beneficiare del positivo contributo del turismo straniero, in particolare nelle Grandi Città”.
“L’intera organizzazione si conferma focalizzata su attività per il recupero di redditività operativa, che si prevede, anche sulla base dell’andamento dei primi sette mesi, possano consentire di riapprossimarsi già nell’esercizio in corso ai livelli in valore assoluto di margine operativo lordo ante pandemia. Rimane inoltre forte l’attenzione al controllo dei livelli di assorbimento di capitale circolante commerciale al fine di attenuare il costo per il suo finanziamento”.