Mercati – Previsto avvio contrastato in attesa del job report, a Milano occhi su Mps dopo i conti

Previsto avvio contrastato per le borse europee dopo la decisione della Bank of England di aumentare ulteriormente i tassi di interesse e con lo sguardo che resta sui dati macro e sulle trimestrali.

Ieri gli indici di Wall Street hanno chiuso la seduta in leggero ribasso, con lo S&P500 che ha perso lo 0,3%, debole come il Dow Jones (-0,2%), seguiti dal Nasdaq (-0,1%).

Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato sulla parità (0,0%), mentre Hong Kong prosegue sul +0,7% e Shanghai sale dello 0,3%.

Ieri la Bank of England ha aumentato i tassi di riferimento (bank rate) di un quarto di punto portandoli al 5,25%, come da attese.

In una nota, la banca centrale inglese spiega che i rischi sull’inflazione sono “ancora inclinati al rialzo”, anche se in misura minore rispetto allo scenario del maggio scorso. Tuttavia, essi riflettono la possibilità che gli effetti della politica monetaria restrittiva di Londra richiedano più tempo di quanto previsto per manifestarsi completamente sui salari e sui prezzi al consumo.

Oltreoceano, l’effetto negativo del downgrade da parte dell’agenzia di rating Fitch sul debito americano sembra essersi ridotto sull’azionario Usa. Tuttavia, i rendimenti dei Treausry a 10 e 30 anni rimangono ai massimo dello scorso novembre.

Nella tarda serata Apple ha diffuso i conti sul secondo trimestre 2023, riportando un EPS di 1,26 dollari per azione contro gli 1,19 dollari per azione stimati dagli analisti. Gli operatori sono però rimasti delusi dalle vendite di iPhone, prodotto di punto del gigante di Cupertino, che hanno registrato una flessione del 2% su base annua.

D’altra parte, il mercato ha particolarmente apprezzato la trimestrale di Amazon. L’EPS del colosso dell’e-commerce si è attestato a 0,65 dollari per azione, quasi il doppio rispetto a quanto indicato dagli analisti (0,35 dollari per azione).

Intanto, in una Washington blindata, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è dichiarato non colpevole di fronte al procuratore Jack Smith, che lo ha accusato di aver diretto l’attacco del 6 gennaio 2021 su Capitol Hill. Si ricorda che il tycoon di NY rimane, secondo i sondaggi, il favorito per le primarie repubblicane.

Anche oggi, l’agenda macro è molto ricca, ma l’attenzione sarà focalizzata sul tasso di disoccupazione statunitense nel mese di luglio (atteso al 3,6%), così come sull’andamento dei posti di lavoro non agricoli (non-farm payrolls). In particolare, un loro indebolimento  potrebbe convincere la Fed a mantenere i tassi di riferimento tra il 5,25% e il 5,50%, massimo da 22 anni nella riunione di settembre.

Nel frattempo gli ordini di fabbrica della Germania a hanno registrato a giugno un deciso aumento su base mensile del 7%, contro il -2% stimato dagli analisti e dopo il +6,4% di maggio.

Su base annua e corretti per l’effetto calendario, gli ordini evidenziano un incremento del 3% (consensus -5,3%) dopo il -4,3% del mese precedente.

Tornando a Piazza Affari, occhi su MPS dopo la pubblicazione dei conti questa mattina.