Nella seduta di ieri il Ftse Italia Tecnologia ha riportato un -2,6% rispetto al -1,8% del corrispondente europeo e al -0,9% del Ftse Mib.
Il sentiment degli operatori è stato ancora appesantito dalla decisione dell’Agenzia di rating Fitch di declassare il rating del debito statunitense dalla tripla A alla doppia A più. gli investitori che restano nel contempo intenti a monitorare le mosse delle banche centrali, l’agenda macroeconomica e gli scenari geopolitici.
Tra le Large Cap TIM ha chiuso le contrattazioni segnando un -3,9%, mentre STM flette del -2,8%.
Nel primo semestre 2023, TIM ha registrato un aumento dei ricavi del 3,5% a 7,8 miliardi rispetto allo stesso periodo nel 2022, in linea con l’obiettivo di crescita “Low Single Digit” per l’anno. L’EBITDA reported del Gruppo è stato di 2,7 miliardi (+0,5% YoY), con un’ulteriore crescita organica del 4,7% a 3,1 miliardi, in linea con l’obiettivo di crescita “Mid Single Digit” per il 2023.
Nonostante una diminuzione dell’EBIT (-39,8% a/a), l’Operating Free Cash Flow è positivo per 762 milioni. L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato è aumentato a 26,2 miliardi al 30 giugno 2023, mentre l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato – After Lease risulta pari a 20,8 miliardi. La guida prevista dal Piano Industriale TIM 2023-2025 viene confermata.
Tra le Mid Cap, ottima la seduta di Tinexta (+6,1%) mentre risulta pesantemente colpita dalle vendite Wiit (-8,2%).
Tra le Small Cap lievemente in rialzo il titolo di Cy4gate (+0,9%). Sottotono invece GPI e Softlab (-2,4%).
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