Mercati – Eurolistini peggiorano a metà seduta, Piazza Affari scende sotto i 28mila punti (-2,2%)

Peggiora la seduta delle borse europee mentre i principali futures di Wall Street scambiano in ribasso, con Piazza Affari appesantita dalla notizia della nuova tassa sugli extra profitti delle banche. Restano nel contempo monitorate le mosse di politica monetaria e l’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib perde il 2,2% a 27.923 punti, negativo come l’Ibex35 di Madrid (-1,1%), il Dax di Francoforte (-0,9%), il Cac 40 di Parigi (-0,8%) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%).

Nel decreto varato ieri sera dal Consiglio dei Ministri è spuntato a sorpresa un prelievo straordinario del 40% sugli extra-profitti legati al margine di interesse per tutti istituti di credito.

In particolare, secondo il decreto, l’aliquota sarà applicata al differenziale tra il margine di interesse 2022 e il margine di interesse 2021, eccedente per almeno il 3% il margine di interesse 2021; e sul differenziale tra il margine di interesse 2023 e il margine di interesse 2021, eccedente per almeno il 6% il margine di interesse 2021.

L’imposta straordinaria, in ogni caso, non potrà essere superiore a una quota pari al 25% del valore del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023.

Inoltre, il pagamento dovrà avvenire “entro il sesto mese successivo a quello di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024”.

Gli operatori di mercato reagiscono alla nuova norma emanata dal governo di Giorgia Meloni con forti vendite sui bancari (il FTSE Italia Banche perde il 7,2%) e rifugiandosi verso titoli ritenuti più sicuri, come i Bund tedeschi, i cui rendimenti sono in deciso calo.

Sul fronte macro, intanto, la lettura finale di luglio dell’indice dei prezzi al consumo in Germania ha registrato un incremento dello 0,3%, in linea con la rilevazione preliminare e le attese. Su base annua, l’indice ha registrato un progresso del 6,2%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus.

Infine, il tasso di inflazione armonizzato agli standard Ue si è attestato a +0,5% su base mensile e a +6,5% su base annua, confermando in entrambi i casi la prima lettura e le stime.

Sul forex, l’euro/dollaro scende in area 1,09, mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen  sale a quota 143,1. Tra le materie prime, petrolio ancora in calo, con il Brent (-1,7%) a 83,9 dollari e il Wti (-1,6%) a 80,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 170 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,15%.

Tornando a Piazza Affari, bene Hera (+1,5%), Unipol (+1,1%) e a2a (+1,1%), mentre crollano Bper (-9,6%), Fineco (-9%) e MPS (-8,5%) colpite dal prelievo straordinario sugli extra-profitti.