Mercati – Eurolistini positivi in avvio, Milano guadagna l’1,2%

Borse europee positive in avvio di seduta con gli investitori che restano intenti a monitorare gli istituiti di credito italiani, le possibili mosse delle banche centrali e in attesa dei prossimi dati macro.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,2% a 28.404 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+1,2%), l’Ibex35 di Madrid (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,9%) e il Ftse 100 di Londra (+0,8%).

Ieri sera il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti ha portato ulteriore chiarezza sulla tassa del 40% che sarà applicata agli extraprofitti delle banche.

Secondo una nota del Mef, l’aliquota sarà applicata al margine di interesse 2022 che eccede per almeno il 5% il margine di interesse 2021, e al margine di interesse 2023 che eccede per almeno il 10% il margine di interesse 2021.

Inoltre, il tetto massimo del prelievo non è più fissato al 25% del patrimonio netto dell’istituto di credito, ma allo 0,1% del totale dell’attivo.

Queste nuove precisazioni sembrano alleggerire, anche se di poco, il carico fiscale sulle banche italiane, soprattutto per le big, come Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Oltreoceano, secondo Bloomberg News, l’ordine esecutivo sulla scrivania del presidente Joe Biden e riguardante la stretta all’accesso da parte delle società cinesi alla tecnologia americana sarebbe “molto meno ambiziosa delle previsioni”, perché indirizzata alle sole aziende della Repubblica Popolare che “ottengono almeno la metà dei ricavi da settori all’avanguardia come l’informatica quantistica e l’intelligenza artificiale”. Con questa nuova revisione, il gabinetto della Casa Bianca mirerebbe a bilanciare la sicurezza nazionale statunitense e i rapporti con i policy maker cinesi.

Rimanendo in Cina, ma dal lato macro, è intanto emerso che i prezzi al consumo di luglio sono scesi dello 0,3% su base annua, a fronte di una lettura piatta a giugno e alle stime di mercato di un calo dello 0,4%.

I prezzi alla produzione sono invece diminuiti del 4,4% su base annua, a fronte di aspettative di un calo del 4% e dopo una contrazione del 5,4% nel mese precedente.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro sale a quota 1,09, mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen scende in area 143,12. Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio sono lievemente in calo, con il Brent (-0,1%) a 86,08 dollari e il Wti (-0,1%) a 82,84 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte in zona 168 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,11%.

Tornando a Piazza Affari, bene Fineco (+4,7%), Unicredit (+2,3%) e Intesa (+1,8%), dopo la revisione della norma sugli extraprofitti, mentre arretrano Leonardo (-0,6%) e Terna (-0,2%).