Mercati – Eurolistini chiudono tonici nel giorno dell’inflazione Usa, Milano +0,9%

Chiusura tonica per le Borse europee mentre Wall Street procede positiva nel giorno dell’inflazione statunitense.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni a 28.575 punti (+0,9%), bene come l’Ibex35 di Madrid (+1,6%), il Cac 40 di Parigi (+1,5%), il Dax di Francoforte (+0,9%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%).

Oltreoceano, il Dow Jones è in rialzo dello 0,5%, il Nasdaq e lo S&P500 dello 0,4%.

Tra gli investitori si rafforza l’aspettativa che la Federal Reserve sospenderà gli aumenti dei tassi di interesse nella riunione di settembre alla luce dei prezzi al consumo diffusi oggi.

In particolare, a luglio l’indice ha registrato un +0,2% su base mensile, in linea al consensus e al dato di giugno. Anno su anno la variazione si attesta al +3,2%, a fronte di un +3,3% stimato e al +3% del mese precedente.

Il core rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, ha evidenziato un aumento dello 0,2% su base mensile, in linea alla stima degli analisti e la rilevazione di giugno. Su base annua il dato ha registrato un +4,7%, in linea al consensus, a fronte di un +4,8% del mese precedente.

Sempre sul fronte macro odierno, occhi anche sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, pari a 248mila unità, in aumento rispetto alle 230mila unità del consensus e alle 227mila della rilevazione della settimana precedente.

Stamane, invece, in Italia, è emerso che, secondo la lettura finale, l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo ha registrato a luglio una crescita del 6,3% su base annua, al di sotto del consensus e del dato preliminare, entrambi al 6,4%. La lettura finale di giugno indicava un incremento del 6,7%.

Il sentiment beneficia inoltre dei segnali positivi provenienti dalla Cina dopo che il Ministero della cultura e del turismo di Pechino ha annunciato la revoca del divieto di viaggi verso oltre 70 paesi tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Corea del Sud e Giappone, che rientravano ancora nelle restrizioni per limitare la pandemia da Covid-19. I viaggi di gruppo dei turisti cinesi sono consentiti già da oggi e la decisione interessa tutte le agenzie di viaggi e le piattaforme online.

Un annuncio che ha spinto gli acquisti sui titoli del lusso europeo nell’aspettativa di una crescita delle vendite nel segmento.

Infine, focus di giornata anche su Moody’s che, in un report, ha affermato che la tassa sugli extraprofitti delle banche peserà sul settore nel 2023 ma con una redditività che quest’anno sarà comunque maggiore a quella del 2022.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro sale a quota 1,102 e il cambio tra il biglietto verde e lo yen a 144,4. Tra le materie prime, petrolio in calo, con il Brent (-0,5%) a 87 dollari e il Wti (-0,8%) a 83,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 161 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,14%.

Tornando a Piazza Affari, corrono Moncler (+3,6%), dopo il via libera sui viaggi internazionali dal governo di Pechino, Banco Bpm (+2,9%) e Telecom (+2,8%). Arretrano, invece, Interpump (-0,6%), CNH (-0,5%) e Iveco e Pirelli, entrambi a -0,4%.