In riferimento agli articoli di stampa apparsi in data odierna, Directa SIM precisa di “non essere sottoposta a indagine”, riporta una nota.
Directa prende atto che, “da documenti notificati alla società nell’ambito di un procedimento giudiziario ancora nella fase di indagini preliminari risulta indagato, presso la Procura di Torino, il Presidente, presumibilmente in relazione al ruolo apicale ricoperto”.
“Directa SIM, insieme ai suoi Amministratori, ha garantito piena e totale collaborazione all’Autorità Giudiziaria e alle Autorità di Vigilanza e confida che emergerà nel corso delle indagini la totale estraneità del suo Presidente”.
“Nessun altro attuale Amministratore, né alcun manager o dipendente di Directa SIM, risulta allo stato indagato”, aggiunge la società.
“L’oggetto delle indagini giudiziarie riguarda le attività svolte in riferimento ad una parte dell’operatività di Directa con clientela istituzionale. La clientela privata non risulta impattata in alcun modo dalla vicenda”.
“Pur ritenendo lecita la suddetta operatività”, conclude la nota, “il Consiglio di Amministrazione della SIM, in ottica di piena tutela di tutti i soggetti interessati, ha già messo in atto un piano che consentirà la rapida cessazione dell’attività in questione. Le iniziative intraprese non influiscono sulla solidità aziendale, avendo un impatto trascurabile in termini economici sul bilancio 2023 e 2024”.
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