MERATI USA – Seduta in difesa

Wall Street dimostra una certa fatica nel riportarsi verso i massimi di fine luglio e continua nel suo andamento altalenante non riuscendo, nelle giornate positive, a recuperare completamente le perdite della seduta negative.

Gli indici si muovono a zig-zag per tutta la giornata incapaci di trovare una direzione precisa.

Il più penalizzato è ancora il Nasdaq che arretra di mezzo punto percentuale appesantito dai grandi titoli tecnologici a larga capitalizzazione. Nvidia perde il 3,5% e l’indice dei semi conduttori registra la quarta seduta consecutiva di calo e l’ottava nelle ultime nove. La contrazione settimanale del 5% è la più elevata dallo scorso aprile.

Fermo il Russell 2000, lo S&P500 limita la discesa ad un decimo di punto percentuale mentre il Dow Jones sale dello 0,3%.

VIX in deciso ribasso di oltre il sei per cento a quota 14,85 punti.

Il mercato obbligazionario prosegue per la seconda seduta consecutiva l’impennata dei rendimenti con il Tbond che avanza di cinque punti base al 4,16%.

Tra le materie prime il petrolio torna a salire guadagnando circa mezzo punto percentuale a 83 dollari al barile. Rame in calo di oltre l’uno per cento.

I metalli preziosi registrano una giornata incolore con variazioni tutte comprese entro pochi decimi di punto per oro, argento, platino e palladio.

Sul mercato valutario il dollaro guadagna mezza figura salendo a 1,095 rispetto alla moneta unica. Prosegue invece la fase di debolezza del rublo sceso a 97 verso il biglietto verde.