Mercati – Eurolistini chiudono misti, Piazza Affari in coda a -0,9%

Chiusura mista per le borse europee, simile all’andamento di Wall Street, in attesa dei verbali Fed e con l’attenzione rivolta all’agenda macro.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 28.170 punti (-0,9%), in calo come il FTSE 100 di Londra (-0,4%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%), mentre chiudono appena sopra la parità il Dax di Francoforte e l’IBEX 35 di Madrid, entrambi a +0,1%.

Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Nasdaq cede lo 0,3%.

Il sentiment resta condizionato dalle preoccupazioni per il recupero dell’economia cinese, alimentate in questi giorni dalle turbolenze del settore immobiliare, nonostante l’intervento della banca centrale del paese, risultato nella più grande iniezione di liquidità nel sistema finanziario dallo scorso febbraio.

Negli Stati Uniti, cresce l’attesa per i verbali del meeting FOMC dello scorso mese, con gli investitori intenti a valutare le mosse della Fed da qui a fine anno. Il tono dei funzionari della banca centrale americana resta hawkish, con “l’inflazione ancora troppo alta” secondo il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari.

Intanto, è emerso che a luglio la produzione industriale americana ha registrato una crescita dell’1,0%, in miglioramento oltre le attese (+0,3%) rispetto al calo dello 0,8% di giugno (rivisto da -0,5%).

Sempre negli Stati Uniti, sono risultate a luglio in aumento anche le nuove costruzioni abitative, mentre il dato MBA sulle domande di mutui ipotecari ha registrato un calo dello 0,8% nella settimana all’11 agosto, dopo il -3,1% della settimana precedente.

Nel Vecchio Continente, la seconda lettura preliminare per quanto riguarda il PIL dell’Eurozona nel secondo trimestre ha confermato una crescita dello 0,3% su base trimestrale e dello 0,6% su base annua. Inoltre, sempre per quanto concerne l’Eurozona, la produzione industriale ha evidenziato, a giugno, un +0,5% su base mensile e un -1,2% su base annua, entrambi i dati oltre le attese.

Nel Regno Unito, i prezzi al consumo hanno registrato, a luglio, un rallentamento al +6,8% anno su anno dal +7,9% di giugno, lievemente sopra le attese (+6,7%). Su base mensile, i prezzi al consumo sono invece scesi dello 0,4%, dopo il +0,1% di giugno, anche qui appena sopra il consensus (-0,5%). Stabile al 6,9% l’indice CPI core, a fronte del +6,8% atteso dagli economisti.

Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,091, il dollaro/yen a 145,8. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (0,0%) a 84,9 dollari e il Wti (-0,1%) a 80,9 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 172 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,34%.

Tornando a Piazza Affari, chiudono in positivo Iveco (+1,2%), Amplifon (+0,8%), Pirelli (+0,5%) e Moncler (+0,4%). Arretrano invece Saipem (-3,6%), CNH Industrial (-2,7%), Unicredit (-2,0%) e Nexi (-1,9%).