Mercati – Eurolistini deboli a metà seduta con Piazza Affari a -0,5%

Borse europee deboli a metà seduta, con gli investitori intenti a monitorare le le mosse delle banche centrali e i dati macro.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,5% a 28.265 punti, in flessione come il Ftse 100 di Londra (-0,3%), oscillano intorno alla parità il Cac 40 di Parigi (+0,01%) e il Dax di Francoforte (+0,03%), mentre l’Ibex35 di Madrid avanza dello 0,2%.

Il sentiment resta condizionato dalle preoccupazioni per il recupero dell’economia cinese, con i timori per il settore immobiliare in difficoltà. JP Morgan ha tagliato le sue previsioni di crescita per l’intero anno per il paese al 4,8% dal 5% dopo una serie di dati deludenti per luglio.

Sul fronte delle banche centrali, cresce intanto l’attesa per i verbali della riunione FOMC di luglio, in uscita oggi, con gli investitori intenti a valutare le prossime mosse di politica monetaria della banca centrale Usa.

Si rafforza l’ipotesi di un ulteriore inasprimento da parte della Fed, con il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, che ha affermato che pur essendo scesa l’inflazione “è ancora troppo alta”.

Sul fronte macro, è stata diffusa la seconda stima preliminare del Pil dell’Eurozona del secondo trimestre 2023, che mostra un aumento dello 0,3% su base trimestrale, in linea con il consensus e la prima lettura. Il dato su base annua risulta anch’esso in crescita (+0,6%), in linea con le attese e con il dato precedente.

Inoltre, l’Eurostat ha riferito che a giugno l’indice destagionalizzato della produzione industriale su base mensile è aumentato dello 0,5%, al di sopra dello 0,0% delle attese e del mese precedente (rivisto da +0,2%). Su base annua e corretto per l’effetto calendario, l’indice ha segnato una contrazione dell’1,2%, a fronte del -4,0% atteso dagli analisti e del -2,5% del mese precedente (rivisto da -2,2%).

Nel Regno Unito, invece, a luglio, i prezzi al consumo sono scesi dello 0,4% su base mensile, appena sopra le attese (-0,5%) e a fronte del +0,1% di giugno. Su base annua, l’indice è sceso al +6,8% dal +7,9% del mese precedente, anche in questo caso appena sopra il consensus (+6,7%). Infine, l’indice CPI core si è attestato al +6,9%, stabile rispetto a giugno, a fronte del +6,8% atteso dagli economisti.

Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a quota 1,092 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 145,6. Tra le materie prime, petrolio in leggero calo con il Brent (-0,1%) a 84,8 dollari e il Wti (-0,1%) a 80,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende leggermente in area 167 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,33%.

Tornando a Piazza Affari, bene MPS (+1,3%) e Bper (+1%) seguite da Ferrari (+0,9%), vendite invece in particolare su CNH (-3,5%), Saipem (-2,1%), Diasorin (-1,6%) e Stellantis (-1,5%).