Mercati – Eurolistini chiudono in calo, Piazza Affari -1,0%

Chiusura negativa per le borse europee, simile all’andamento di Wall Street, con l’attenzione rivolta all’economia cinese e all’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.879 punti (-1,0%), in calo come il Cac 40 di Parigi (-0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,7%) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%).

Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,5%, lo S&P 500 e il Dow Jones lo 0,1%.

Sentiment ancora condizionato dalle preoccupazioni per il settore immobiliare cinese, con lo spettro del contagio al sistema bancario ombra e al resto dell’economia. Visti i già presenti segnali di rallentamento della ripresa post pandemica per la seconda economia al mondo, gli operatori temono che la rinnovata crisi immobiliare possa riversarsi sull’andamento economico globale.

Negli Stati Uniti, all’indomani della pubblicazione dei verbali Fed, da cui è emerso un atteggiamento di cautela nei confronti dell’inflazione e di apertura a un nuovo rialzo dei tassi da qui a novembre, l’agenda macro di oggi evidenzia ancora una volta la resilienza del mercato del lavoro americano, con le nuove richieste di disoccupazione in calo a 239mila nella settimana al 12 agosto, a fronte delle 250mila della settimana precedente.

Il Leading Index del Conference Board ha invece evidenziato a luglio un calo dello 0,4%, in linea con le attese, dopo il -0,7% del mese precedente.

Per quanto riguarda l’Eurozona, sono attesi domani i dati finali di luglio sui prezzi al consumo.

Sul Forex, l’euro/dollaro è poco mosso in area 1,087, mentre il dollaro/yen a 146,1. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,2%) a 84,5 dollari e il Wti (+1,5%) a 80,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 173 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,41%.

Tornando a Piazza Affari, chiudono in positivo solo Saipem (+0,4%) ed Eni (+0,3%). Arretrano invece Nexi (-3,6%), Interpump Group (-2,7%), Moncler (-2,6%) e Finecobank (-2,6%).