Mercati – Chiusura d’ottava in calo per le borse europee, Piazza Affari -0,4%

Chiusura negativa per gli eurolistini, simile all’andamento di Wall Street, con l’attenzione rivolta all’economia cinese e all’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.762 punti (-0,4%), in calo come il il Dax di Francoforte (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%).

Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,7%, lo S&P 500 lo 0,3%, il Dow Jones scambia appena sotto la parità.

Sentiment ancora condizionato dalla crisi immobiliare cinese, con la richiesta di protezione da fallimento (Chapter 15) negli Stati Uniti da parte del gruppo Evergrande. Il colosso dello sviluppo immobiliare, incorso in default alla fine del 2021 su obbligazioni denominate in dollari è impegnato nella ristrutturazione di un debito che a fine 2022 ammontava a 340 miliardi di dollari.

Intanto le autorità di regolamentazione cinesi hanno annunciato un pacchetto di riforme volte a ripristinare la fiducia degli investitori, misure che evidenziano le preoccupazioni di Pechino per la salute economica e finanziaria del paese, anche alla luce della debole ripresa post-pandemica.

Pesa sull’umore dei mercati, in seguito alla pubblicazione dei verbali Fed di mercoledì, anche la prospettiva di un regime a tassi di interesse elevati per un periodo di tempo prolungato, con i policy maker della banca centrale americana intenti a mantenere una politica dei tassi restrittiva qualora l’inflazione non dovesse proseguire nella sua discesa verso il target del 2%.

Sul fronte macro, i dati finali di luglio hanno confermato per l’Eurozona un calo dei prezzi al consumo su base mensile dello 0,1% e un’inflazione al 5,3% su base annua, con l’Indice CPI core al 5,5% a/a.

In Giappone, invece, indice CPI è stabile al 3,3% su base annua a luglio, mentre l’indice core ha evidenziato un rallentamento, in linea con le attese, al 3,1% dal 3,3% di giugno.

Nel Regno Unito, infine, le vendite al dettaglio hanno registrato, a luglio, un calo su base mensile dell’1,2%, più pronunciato rispetto alle attese (-0,6%), dopo il +0,6% di giugno. Su base annua il dato ha evidenziato un calo del 3,2%, a fronte del -2,1% atteso e dopo il -1,6% del mese precedente.

Sul Forex, l’euro/dollaro sale leggermente oltre quota 1,087, mentre il dollaro/yen scende a 145,2. Tra le materie prime, in leggero rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,3%) a 84,4 dollari e il Wti (+0,5%) a 80,8 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 172 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,32%.

Tornando a Piazza Affari, avanzano Hera (+1,2%), Enel (+0,7%), Diasorin (+0,6%) e Terna (+0,5%). Arretrano invece Banca MPS (-4,0%), Saipem (-2,4%), Amplifon (-1,8%) e Ferrari (-1,6%).