Mercati – Europa amplia le perdite a metà seduta con Piazza Affari a -0,5%

I listini europei ampliano le perdite a metà seduta, in un contesto in cui pesano le preoccupazioni per l’economia Cina e la prospettiva di un nuovo aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti, e con lo sguardo sempre rivolto all’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% a 27.736 punti, così come l’Ibex35 di Madrid (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%) e il Cac 40 di Parigi (-0,7%).

Il focus degli investitori resta sulla politica monetaria, dopo la pubblicazione mercoledì 16 agosto dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, secondo cui i funzionari stanno prendendo in considerazione un approccio più restrittivo.

Dai verbali del meeting FOMC del 25-26 luglio, infatti, è emerso un atteggiamento di cautela nei confronti dell’inflazione da parte dei funzionari della Fed, portando gli operatori a scontare con maggiore probabilità un nuovo rialzo dei tassi da qui a fine novembre. Allo stesso tempo, è emerso nuovamente l’approccio riunione per riunione, volto a valutare e assorbire i dati economici prima di prendere ogni nuova decisione.

Permangono, intanto, i timori per il settore immobiliare cinese, con lo spettro del contagio al resto dell’economia. Nonostante la Banca Popolare Cinese (PBoC) abbia annunciato che continuerà a iniettare liquidità e a sostenere l’economia in rallentamento nel paese, ha pesato la notizia secondo cui China Evergrande, la maggiore società immobiliare cinese, in crisi da tempo, ha presentato istanza di fallimento a New York.

Dall’agenda macro, nel frattempo, è emerso che a luglio l’inflazione nell’Eurozona hanno registrato un calo dello 0,1% su base mensile, in linea con il dato preliminare e le attese. Su base annua il dato ha evidenziato un aumento dei prezzi del 5,3%, in linea con il consensus e al di sotto del +5,5% della stima preliminare (dato rivisto da +5,3%).

L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha registrato a luglio un incremento su base tendenziale del 5,5%, in linea con attese e rilevazione preliminare.

Sempre sul fronte macro, a luglio nel Regno Unito le vendite al dettaglio, incluso il carburante, hanno registrato un calo su base mensile dell’1,2%, più pronunciato rispetto alle attese (-0,6%), dopo il +0,6% di giugno (rivisto da +0,7%). Su base annua, il dato segna un calo del 3,2% (consensus -2,1%), dopo il -1,6% del mese precedente (rivisto da -1,0%).

Sul forex, l’euro/dollaro è sostanzialmente stabile in area 1,087, mentre e il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a quota 145,5. Tra le materie prime, petrolio in lieve calo con il Brent (-0,3%) a 83,9 dollari e il Wti (-0,2%) a 80,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette in area 169 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,29%.

Tornando a Piazza Affari, tengono meglio le utilities con Enel ed Hera (+0,9%) e Terna (+0,6%), vendite invece in particolare su MPS (-3,1%), Saipem (-2,7%), Fineco (-1,8%) e Azimut  (-1,6%).