Mercati – Eurolistini in denaro a metà seduta nonostante dati macro in chiaroscuro, Piazza Affari a+0,7%

I listini europei si mantengono positivi a metà seduta, con l’attenzione degli investitori rivolta al simposio annuale di Jackson Hole della Federal Reserve e all’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 28.367 punti, così come il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,6%), l’Ibex35 di Madrid (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+1,1%).

Lo sguardo dei mercati è saldamente puntato anche al simposio annuale di Jackson Hole, in programma dal 24 al 26 agosto nel Wyoming, con le parole del Presidente della Fed, Jerome Powell, attese per venerdì.

La resilienza dell’economia statunitense ha finora portato gli investitori a ritenere che la Federal Reserve mantenga elevati i costi di finanziamento.

Gli investitori sono proiettati quindi all’attesissimo discorso di Powell per trovare indizi sulle future prospettive dei tassi di interesse, dopo che il mese scorso la Fed aveva alzato i tassi ad un intervallo compreso tra il 5,25% e il 5,5%, il livello più alto in 22 anni.

Sempre oltreoceano focus anche sui tanto attesi risultati del secondo trimestre del 2023 del colosso tecnologico Nvidia, che verranno pubblicati stasera dopo la chiusura di Wall Street. Gli analisti prevedono che i ricavi del produttore di chip potrebbero essere superiori alle previsioni fornite tre mesi fa.

Indicazioni in chiaroscuro dall’agenda macro della mattinata, con gli indici PMI manifatturieri di agosto (preliminare) di Eurozona, Francia e Germania oltre le stime, mentre i corrispondenti indici dei servizi e composito inferiori al consensus. Attesi nel pomeriggio i PMI statunitensi, che potranno fornire informazioni sulla forza dell’economia, prima delle osservazioni di Powell di venerdì.

Nel dettaglio, la stima preliminare di agosto dell’Indice PMI Manifatturiero dell’Eurozona si è attestata a 43,7 punti, al di sopra delle attese e del dato di luglio (entrambi a 42,7 punti). L’indice Servizi si è espresso in 48,3 punti, in peggioramento rispetto al mese precedente (50,9 punti) e al di sotto delle attese (50,5 punti). Infine, l’indice Pmi Composito, che include anche manifatturiero e servizi, ha segnato un valore di 47 punti, ai minimi da novembre 2020, risultando inferiore ai 48,5 punti del consensus e ai 48,6 punti di luglio.

La lettura preliminare di agosto dell’indice PMI manifatturiero della Germania si è attestata a 39,1 punti, al di sopra della rilevazione finale di luglio e della stima degli analisti (entrambi 38,8 punti). L’indice Servizi ha visto un calo a 47,3 punti dai 52,3 punti del mese precedente (consensus 51,5 punti). Infine, l’indice composito ha riportato un valore preliminare di 44,7 punti, il minimo da maggio 2020, registrando un peggioramento oltre le attese (48,3 punti) rispetto ai 48,5 punti di luglio.

Infine, l’indice preliminare PMI manifatturiero francese si è attestato a 46,4 punti, in miglioramento rispetto a luglio (45,1 punti) e al di sopra del consensus (45 punti). L’indice Servizi, pari a 46,7 punti, è risultato inferiore alle attese (47,5 punti) e a al dato finale di luglio (47,1 punti). Infine, il Pmi composito si è fissato a 46,6 punti, stabile rispetto al mese precedente ma al di sotto delle stime degli analisti (47,1 punti).

Sul forex, l’euro/dollaro scende a quota 1,081 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 145,4. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1%) a 83,2 dollari e il Wti (-1,1%) a 78,8 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 166 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,19%.

Tornando a Piazza Affari, trainano le utility con ERG (+3,9%), Hera (+2,6%), Terna e A2A (+2,3%), vendite invece in particolare su Unipol (-2,6%), MPS (-1,2%) e Tenaris (-1,1%).