Mercati asiatici – Seduta di guadagni sostenuta dal settore tecnologico dopo i conti di Nvidia

Seduta di guadagni per le principali borse asiatiche, sostenute dal rialzo dei titoli tecnologici, dopo la chiusura positiva a Wall Street.

In Cina, Shanghai avanza dello 0,5% e Shenzhen dello 0,9%, in maggiore evidenza Hong Kong con un +1,9%%. Bene anche il Giappone con Nikkei a +0,8% e Topix a +0,5%.

Chiusura in denaro ieri a Wall Street con il Nasdaq che realizza un progresso dell’1,6%, seguito dallo S&P500 che avanza del 1,1% e dal Dow Jones (+0,5%).

Seduta asiatica sostenuta dal settore tecnologico dopo che il produttore statunitense di chip Nvidia ha registrato risultati trimestrali che hanno battuto il consenso e ha previsto una forte domanda di intelligenza artificiale.

Nvidia ha archiviato il secondo trimestre conclusosi il 30 luglio con un fatturato a 13,5 miliardi di dollari, in crescita su base annua del 101% e dell’88% rispetto al trimestre precedente. Dato superiore alle stime del consenso, ferme a 11,1 dollari. L’utile netto per azione ha raggiunto 2,7 dollari, +429% rispetto a un anno fa e +148% rispetto al trimestre precedente, a fronte dei 2,1 dollari attesi dagli analisti. Nvidia, infine, ha previsto per il terzo trimestre un fatturato di 16 miliardi contro i 12,6 miliardi stimati dal consenso.

Occhio rivolto anche alle banche centrali, con la Banca di Corea che ha mantenuto invariato il tasso di interesse di riferimento, così come fatto nello Sri Lanka.

Lo sguardo dei mercati è saldamente puntato al contempo al simposio annuale di Jackson Hole, in programma da oggi a sabato 26 agosto nel Wyoming, con le parole del Presidente della Fed, Jerome Powell, attese per venerdì.

Dal discorso di Powell gli investitori sperano di trovare indizi sulle future prospettive dei tassi di interesse, dopo che il mese scorso la Fed aveva alzato i tassi ad un intervallo compreso tra il 5,25% e il 5,5%, il livello più alto in 22 anni.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla in area 1,086 e il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 145,1. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-0,4%) a 82,8 dollari e il Wti (-0,5%) a 78,5 dollari al barile.