Mercati USA – Avvio positivo per Nasdaq (+0,5%) e S&P 500 (+0,2%)

Partenza perlopiù in rialzo, con l’attenzione rivolta, in particolare, al boom legato all’intelligenza artificiale e al simposio di Jackson Hole.

Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,2%, mentre il Dow Jones scambia intorno alla parità.

Conti ben oltre le attese per Nvidia, che ha riportato ricavi di 13,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell’anno, evidenziando una crescita di oltre il 100% rispetto ai 6,7 miliardi di fatturato del 2Q22. Il produttore di chip ha inoltre rivisto al rialzo la guidance sul trimestre corrente, con vendite stimate in 16 miliardi, un valore che molti analisti non pensavano raggiungibile prima del 2024.

I risultati di Nvidia hanno dato nuovo slancio al boom legato all’AI e riacceso il risk sentiment degli investitori nei confronti dei titoli tecnologici esposti sull’intelligenza artificiale dopo il rally della prima parte dell’anno.

Intanto, parte oggi il simposio annuale di Jackson Hole, con gli investitori intenti a trarre maggiori indicazioni sulla politica dei tassi della Fed da qui a fine anno. L’attesa è soprattutto per le dichiarazioni a valle della conferenza da parte del presidente Powell.

Nel frattempo, sul fronte macro, nella settimana al 19 agosto le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono risultate pari a 230mila, al di sotto del consensus (240mila) e del dato della settimana precedente (240mila, rivisto da 239mila), a sottolineare, nuovamente, la resilienza del mercato del lavoro americano.

Dall’altro lato, dai dati preliminari di luglio è emerso che gli ordini di beni durevoli hanno registrato un calo del 5,2%, a fronte del +4,4% di giugno (rivisto da +4,6%) e del -4,0% delle attese.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,083, mentre il dollaro/yen sale a 145,9. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,9%) a 82,4 dollari e il Wti (-1,0%) a 78,1 dollari.

Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 anni e 10 anni salgono rispettivamente al 5,02 e 4,23%.