Mercati – Europa amplia i guadagni a metà seduta con Piazza Affari a +0,8%

I listini europei ampliano i guadagna a metà seduta, con l’attenzione degli investitori rivolta all’intervento del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al simposio annuale di Jackson Hole.

A Milano, il Ftse Mib avanza dello 0,8% a 28.289 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), l’Ibex35 di Madrid (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,6%).

Il focus dei mercati è puntato al simposio di Jackson Hole della Federal Reserve, in Wyoming, e in particolare all’evento clou rappresentato dal discorso del Presidente Jerome Powell, atteso per oggi alle 16:05 ora italiana. Alle 21 ora italiana, invece, è previsto l’intervento della presidente della Bce, Christine Lagarde.

Dalle parole di Powell gli investitori sperano di avere indizi sulle future prospettive dei tassi di interesse, dopo che il mese scorso la Fed aveva alzato i tassi ad un intervallo compreso tra il 5,25% e il 5,5%, il livello più alto in 22 anni.

La presidente della Fed Bank di Boston, Susan Collins, ha affermato che gli aumenti dei tassi potrebbero essere necessari, aggiungendo di non essere disposta a segnalare il punto di picco. Nel frattempo, il suo omologo di Filadelfia, Patrick Harker, vede i tassi di interesse invariati per il resto di quest’anno e pensa che i politici probabilmente hanno intrapreso un inasprimento sufficiente.

Un altro argomento emerso a Wall Street negli ultimi giorni è se Powell affronterà il numero astratto che molti chiamano “r-star”, una sorta di tasso “riccioli d’oro” che non stimola né limita la crescita economica. L’ex segretario al Tesoro, Larry Summers, e l’ex capo della Fed di New York, Bill Dudley, sono tra coloro che sostengono che i mercati stanno ancora sottostimando il cosiddetto tasso di interesse neutrale.

Nel frattempo, dall’agenda macro odierna è emerso che, secondo la lettura finale, nel 2Q 2023 il Pil destagionalizzato della Germania ha riportato una variazione nulla su base trimestrale, in linea con il consensus e la rilevazione preliminare. Su base annua e non destagionalizzata, il Pil ha segnato un -0,6%, in linea con le attese e confermando la lettura preliminare. Infine, il dato aggiustato per i giorni lavorativi mostra una riduzione dello 0,2%, anch’esso in linea con le attese e la rilevazione precedente.

Sempre in Germania, ad agosto l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende, si è attestato a 85,7 punti, inferiore al consensus (86,8 punti) e al dato del mese precedente (87,4 rivisto da 87,3). L’IFO Current Assessment è sceso oltre le attese (90 punti) a 89 punti dai 91,4 punti di luglio (rivisto da 91,3 punti). Infine, l’indicatore relativo alle aspettative di business si è attestato a 82,6 punti, inferiore al dato di luglio (83,6 rivisto da 83,5 punti) e alle stime degli analisti (83,6 punti).

Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene in area 1,079 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a quota 146,1. Tra le materie prime, quotazioni del petrolio in progresso con il Brent (+1,3%) a 84,4 dollari e il Wti (+1,3%) a 80,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile in area 166 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,20%.

Tornando a Piazza Affari, svetta Iveco (+4,1%), seguita da Saipem (+1,7%), Unicredit (+1,6%) e Banca Generali (+1,4%), sotto la parità invece Banca MPS (-0,6%) e Diasorin (-0,04%).