Utility (+3,4%) – In evidenza Hera (+5,3%) nei cinque giorni

La scorsa settimana il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +3,4% rispetto al +2,6% corrispondente europeo e al +1,6% del Ftse Mib.

Gli eurolistini chiudono positivi, mentre Wall Street procedeva incerta, in scia alle dichiarazioni di Powell al simposio di Jackson Hole. Dal simposio di Jackson Hole, Powell ha avvertito che l’inflazione rimane ancora troppo alta, evidenziando l’intenzione della Fed di mantenere una politica monetaria restrittiva al fine di portare il livello dei prezzi al target del 2%, aprendo alla possibilità di nuovi rialzi dei tassi qualora il contesto dovesse richiederlo. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito in area 169 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,23%.

Tra le Large Cap svetta Hera (+5,3%). Secondo i dati di Terna (+3,7%), la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, a luglio la domanda di elettricità in Italia è stata pari complessivamente a 30,1 miliardi di kWh, in calo del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Tra le Mid Cap, in controtendenza Industrie De Nora (-5,1%).

Infine, tra le Small, il Consigliere indipendente di AlgoWatt (+0,9%) Michele Costabile ha rassegnato le dimissioni, per ragioni professionali connesse all’assunzione di un incarico incompatibile con quello di amministratore di algoWatt.