Mercati – Europa prosegue incerta, Milano +0,2%

Le borse europee proseguono incerte nel pomeriggio con l’andamento poco mosso di Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 28.944 punti, in linea con il Ftse 100 di Londra (+0,2%). Ibex35 di Madrid e Cac 40 di Parigi in parità mentre il Dax di Francoforte cede lo 0,3%. Oltreoceano il Dow Jones, il Nasdaq e lo S&P500 viaggiano flat.

Focus sugli ultimi dati macroeconomici che indicano un indebolimento dell’economia e del mercato del lavoro statunitensi, rafforzando l’aspettativa che la Federal Reserve si stia avvicinando alla conclusione della sua politica di aumenti dei tassi di interesse.

In particolare, in attesa soprattutto del job report in uscita venerdì, la seconda lettura del Pil annualizzato Usa del secondo trimestre 2023 ha mostrato intanto un incremento del 2,1% su base trimestrale, in rallentamento rispetto al +2,4% del consensus e della lettura precedente. Per quanto riguarda i consumi personali, il dato ha evidenziato un aumento del 1,7%, inferiore alle attese (+1,8%) ma superiore alla lettura precedente (+1,6%).

Inoltre, la stima ADP sul mondo del lavoro negli Usa ha riportato ad agosto un valore di 177mila nuovi posti di lavoro, al di sotto delle 195mila unità previsto dagli analisti e delle 371mila unità del mese precedente (rivisto da 324mila unità).

Occhi anche sul fronte macro europeo con la lettura preliminare di agosto dell’indice dei prezzi al consumo tedesco che ha segnato un +0,3% su base mensile, stabile rispetto al mese precedente e in linea al consensus.

Sul forex, l’euro/dollaro balza a quota 1,094 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 145,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 85,4 dollari e il Wti (+0,7%) a 81,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund oscilla in area 163 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,17%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue tonica MPS (+2,3%) dopo aver concluso con successo il collocamento di un’emissione obbligazionaria, destinata a investitori istituzionali, per un ammontare di 500 milioni. Seguono Saipem (+1,6%) e Bper (+1,3%). Arretrano invece Recordati (-1,1%), Erg (-0,9%) e Stm (-0,8%).