Avvio in denaro a Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta all’agenda macroeconomica.
Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq e il Dow Jones guadagnano lo 0,3%, lo S&P lo 0,2%.
Il deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Fed, ha registrato, a luglio, un aumento del 3,3% anno su anno, in accelerazione rispetto al 3,0% di giugno e in linea con le attese, mentre su base mensile l’indice è salito dello 0,2%, in linea con il mese precedente e il consensus. L’indice core ha visto un’accelerazione al 4,2% anno su anno dal 4,1% di giugno.
Fronte mercato del lavoro, in attesa del Job Report di domani, è emerso che le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana al 26 agosto sono state pari a 228mila, al di sotto delle attese (235mila) e delle 232mila della settimana precedente (rivisto da 230mila).
Dall’agenda macro USA di oggi è inoltre emerso che il reddito personale ha visto, a luglio, un incremento dello 0,2%, in rallentamento rispetto a giugno (+0,3%) e al di sotto del consensus (+0,3%).
La spesa personale è invece salita dello 0,8%, in accelerazione, oltre le attese (+0,7%), rispetto al +0,6% del mese precedente (dato rivisto da +0,5%).
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,086, il dollaro/yen a 146,0. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,1%) a 86,2 dollari e il Wti (+1,5%) a 82,9 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento sul Treasury a 2 anni sale al 4,89%, quello sul decennale scende al 4,10%.
