Mercati asiatici – Seduta in denaro sostenuta da dati macro cinesi

Seduta in rialzo per le principali borse asiatiche, orfane di Hong Kong chiusa a causa di un tifone, dopo la chiusura incerta di ieri a Wall Street.

Shanghai guadagna lo 0,4% e Shenzhen lo 0,2%, meglio il Giappone con Nikkei a +0,4% e Topix a +0,8%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha guadagnato lo 0,1%, lo S&P500 ha lasciato sul terreno lo 0,2% e il Dow Jones lo 0,5%.

Il sentiment ha beneficiato i nuovi sforzi della Cina per salvare un’economia in difficoltà. Il governo, infatti, consentirà alle città più grandi della nazione di ridurre i pagamenti per gli acquirenti di case e incoraggerà i finanziatori ad abbassare i tassi sui mutui esistenti e sui depositi.

Inoltre, la banca centrale cinese ha ridotto il coefficiente di riserva obbligatoria in valuta estera per le istituzioni finanziarie nel tentativo di sostenere la valuta nazionale, lo yuan.

A ciò si aggiungono i dati positivi provenienti dall’agenza macroeconomica di Pechino. Ad agosto, infatti, l’indice Pmi manifatturiero, stilato da Caixin ha raggiunto i 51 punti, in aumento rispetto a luglio (49,2 punti) e al di sopra delle attese degli analisti (49 punti).

Sempre sul fronte macro, in Giappone, il dato finale di agosto del PMI manifatturiero della Jibun Bank si è attestato a 49,6 punti, lievemente al di sotto della rilevazione preliminare (49,7 punti) ma in linea con il dato finale di luglio.

Intanto, occhi puntati sui dati relativi al mercato del lavoro statunitense che verranno diffusi nel pomeriggio e che dovrebbero fornire nuove indicazioni utili a delineare le prossime mosse della Federal Reserve.

Sul forex, l’euro/dollaro flette a 1,084 e il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla in area 145,6. Tra le materie prime, petrolio in moderato rialzo con il Brent (+0,3%) a 87,1 dollari e il Wti (+0,2%) a 83,8 dollari al barile.