Mercati – Chiusura d’ottava perlopiù in calo per gli eurolistini, Milano -0,6%

Le borse europee chiudono perlopiù negative, mentre Wall Street procede poco mossa, con l’attenzione degli investitori che resta rivolta, in particolare, all’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni a -0,6% in area 28.650 punti, in calo come il Dax di Francoforte (-0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%) e il Cac 40 di Parigi (-0,3%). Chiude in rialzo, invece, il Ftse 100 di Londra (+0,3%).

Oltreoceano, il Dow Jones e lo S&P 500 guadagnano lo 0,1%, mentre il Nasdaq cede lo 0,1%.

Il job report ha mostrato un quadro misto tra resilienza e moderazione del mercato del lavoro. Infatti, se da un lato i non farm payrolls hanno visto ad agosto un’accelerazione oltre le attese a 187.000 unità dopo che i due mesi precedenti erano stati rivisti significativamente al ribasso, il tasso di disoccupazione è salito al 3,8% e la crescita dei salari ha rallentato a +0,2% m/m e +4,3% a/a.

Dati che alimentano l’aspettativa che la Federal Reserve si asterrà dall’aumentare i tassi di interesse quest’anno per prevenire una recessione con i mercati che ora prevedono una probabilità inferiore al 50% di un altro ritocco al costo del denaro nel 2023 e anticipano la previsione di un taglio dei tassi a maggio da giugno 2024.

Nel Vecchio Continente, invece, sono stati diffusi gli indici Pmi manifatturieri di Italia, Francia, Germania ed Eurozona di agosto, il PIL 2Q 2023 finale e l’indice prezzi alla produzione di luglio italiani.

In particolare, la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona per il mese di agosto ha evidenziato un valore di 43,5 punti, inferiore al consensus e al dato preliminare, entrambi pari a 43,7 punti. Il valore finale di luglio era di 42,7 punti.

In Italia, invece, nel secondo trimestre del 2023 (dato finale) il PIL, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,4% su base annua, dato inferiore al consensus e alla lettura preliminare (entrambi +0,6%). Il dato su base trimestrale mostra un calo dello 0,4%, a fronte del -0,3% delle attese e del dato preliminare.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,079, mentre il dollaro/yen sale a 146,1. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,4%) a 88,0 dollari e il Wti (+1,7%) a 85,0 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 167 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,22%.

Tornando a Piazza Affari, avanzano in particolare TIM (+2,8%) dopo l’upgrade di Barclays da underweight a equal weight, Eni (+1,8%), che ha annunciato una partnership tra Versalis e Technip Energies, Tenaris (+1,0%) e Saipem (+0,7%), mentre arretrano Ferrari (-3,0%), Stellantis (-2,2%), Amplifon (-1,9%) e Recordati (-1,3%).