Utility (+0,4%) – A2A (+1,1%) ed Hera (+0,7%) guidano i rialzi delle Blue Chips

 

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,4% rispetto alla parità del corrispondente europeo e al -0,3% del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso perlopiù deboli, mentre Wall Street procedeva in denaro, con l’attenzione degli investitori sempre rivolta all’agenda macroeconomica e alle banche centrali. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 164 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,11%.

A metà giornata del 31 agosto il mese si stava concludendo con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 111,89 €/MWh, in calo del 79,4% rispetto ad agosto 2022 e dello 0,2% rispetto a luglio 2023.

Tra le Large Cap del comparto A2A (+1,1%) e Hera (+0,6%) sono state le migliori mentre Italgas (flat) si è posizionata in fondo al paniere di riferimento.

Tra le Mid Cap, Iren ha terminato le contrattazioni a +1,4%, Acea a +0,9%, Ascopiave a -0,7%, Alerion Clean Power a -1,2% e Industrie De Nora a -2,0%.

Il Cda di Iren, in seguito alle dimissioni presentate da Gianni Vittorio Armani il 12 giugno 2023, ha cooptato Paolo Emilio Signorini e lo ha nominato quale nuovo Amministratore Delegato e Direttore Generale

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Eems (+1,1%) e Acinque (-0,5%) mentre Seri Industrial (-7,7%) è risultata la peggiore.