Visibilia Editore – Valore della produzione stabile a 1,9 mln e perdita netta in calo a 0,2 mln nel 1H 2023

Il Gruppo Visibilia Editore al 30 giugno 2023 ha registrato un valore della produzione di 1.885.412 euro, in linea rispetto a 1.875.873 euro del pari periodo del 2022.

L’Ebitda è negativo per -64.364 euro, in miglioramento rispetto a -371.826 euro del primo
semestre dell’esercizio 2022

L’Ebit è negativo per -130.157 euro, dopo aver contabilizzato accantonamenti per rischi per euro 65.793.

Il risultato netto registra una perdita di 170.401 euro vs un deficit netto di 616.851 euro nel 2022, dopo avere contabilizzato oneri finanziari per 21.740 euro e imposte correnti per 18.504 euro.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 è pari a 2,8 milioni, sostanzialmente allineato al dato al 31 dicembre 2022. I debiti tributari scaduti ammontano a 1,5 milioni e la società fa presente che, per quanto riguarda questi ultimi ha deciso di avvalersi delle normative in vigore che le hanno consentito di dilazionare i pagamenti verso l’erario. Tutte le sanzioni e gli interessi sono stati stanziati nell’apposito fondo. I debiti previdenziali scaduti ammontano a 500.513 euro e sono oggetto di rateizzazione in 12/24 mensilità con gli enti di riferimento.

Lo sviluppo delle azioni strategiche del Gruppo è sotteso da un Piano industriale consolidato a livello di gruppo (insieme a Visibilia Editrice) recentemente rivisto per il triennio 2023 – 2025 e approvato dal Cda il 7 marzo 2023, che prevede un percorso di crescita ragionevole e in linea con il trend di sviluppo del mercato (soprattutto editoria digitale), tenendo conto delle flessioni dei ricavi da edicola e abbonamenti, delle moderate riduzioni dei costi industriali ed in grado di produrre valore nel medio periodo.

Tale piano è stato integrato con ulteriori assumptions formulate dall’azionista S.I.F. Italia (Piano Integrato). Il “Piano stand alone” prevede per il 2023 una diminuzione del fatturato rispetto al 2022 e un 2024 in linea con il 2023, seguito da una crescita nel 2025.

Per quanto riguarda i costi del Gruppo, nel 2023 saranno sicuramente inferiori a quelli del 2022, esercizio che ha registrato oneri non ricorrenti relativi al recesso degli azionisti per il mutamento dell’oggetto sociale, oneri non ricorrenti relativi alle sanzioni tributarie connesse al pagamento tardivo di cartelle esattoriali anni precedenti e oneri sostenuti per la riorganizzazione operativa della testata PC Professionale.

Infine, si segnala che il Cda ha provveduto alla nomina di Giuseppe Vadalà Bertini, già amministratore, in qualità Presidente del Consiglio di Amministrazione, dopo la prematura scomparsa di Luca Giuseppe Reale Ruffino.

 

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