Nel primo semestre 2023 GVS ha realizzato ricavi consolidati pari a 213,4 milioni, in crescita del 28,1% rispetto a 166,6 milioni, registrati nei primi sei mesi del 2022, grazie al
contributo della divisione Healthcare & Lifesciences (che include le ultime acquisizioni realizzate nel corso del precedente esercizio, il gruppo STT e il gruppo Haemotronic, che hanno contribuito ai ricavi del primo semestre 2022 a partire dalla data della loro acquisizione avvenuta, rispettivamente, il 1° marzo 2022 e il 15 giugno 2022) e della divisione Health & Safety.
L’EBITDA normalizzato, in crescita del 17,9% rispetto al primo semestre 2022, è pari a 47,1 milioni, con un margine sui ricavi pari al 22,1%. Il risultato del periodo è influenzato dal contributo delle acquisizioni perfezionate nel corso del 2022 e dall’incremento prezzi introdotto nel corso del primo semestre 2023.
La società ha inoltre segnato il terzo trimestre consecutivo di crescita della profittabilità, raggiungendo un’incidenza dell’EBITDA normalizzato sulle vendite nel secondo trimestre del 2023 pari al 22,4%, rispetto al 21,7% di incidenza registrata nel primo trimestre del 2023, il 19,4% del quarto trimestre 2022 e il 15,9% del terzo trimestre 2022
L’EBIT normalizzato, con un margine sui ricavi del 15,8%, è pari a 33,8 milioni (+17%) rispetto a 28,9 milioni del periodo dell’esercizio precedente e in linea con la crescita realizzata a livello di EBITDA normalizzato.
Gli oneri finanziari netti (al netto delle perdite su cambi di 4,6 milioni registrate nei primi sei mesi del 2023 e degli utili su cambi di 23,6 milioni registrati nel 2022) risultano in aumento nel periodo in esame, passando da 1,2 milioni per il periodo chiuso al 30 giugno 2023 a 7,3 milioni per il periodo chiuso al 30 giugno 2023, prevalentemente per effetto dei nuovi debiti finanziari legati alle acquisizioni perfezionate nel corso del 2022 e dell’aumento dei tassi di interesse di mercato, ai quali alcuni finanziamenti in essere sono legati.
Il risultato prima delle imposte delle attività ricorrenti ha raggiunto nel periodo in esame 21,8 milioni, con un decremento di 29,6 milioni rispetto a 51,4 milioni del 2022, principalmente per l’effetto dell’utile su cambi registrato nel 2022 contro l’effetto della perdita su cambi registrata nel corso del primo semestre del 2023.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 è pari a -365,0 milioni. La riduzione rispetto al 31 dicembre 2022, pari complessivamente a 10,5 milioni, è dovuta principalmente al contributo della cassa generata dalla gestione operativa pari ad 48,9 milioni, al netto della liquidità assorbita dalle variazioni del capitale circolante per 8,6 milioni e della liquidità impiegata per gli investimenti netti in immobilizzazioni materiali e immateriali di periodo (12,3 milioni), per gli oneri finanziari netti (10,2 milioni) e per il pagamento delle imposte (4,7 milioni).
A seguito dei risultati raggiunti nel primo semestre 2023 e in considerazione delle variabili di incertezza sopra descritte, con riferimento alle previsioni per l’esercizio 2023 comunicate in sede di approvazione dei risultati dell’esercizio 2022 (fatturato in un range compreso tra 440 e 460 milioni, EBITDA adjusted in un range compreso tra 95 e 105 milioni e indebitamento finanziario netto in un range tra 340 e 360 milioni), la società conferma le previsioni di EBITDA adjusted e indebitamento finanziario netto in linea con aspettative, mentre si attende un fatturato 2023 in un range tra 425 e 430 milioni.
La società presenterà il 25 settembre 2023 un aggiornamento delle previsioni dei dati
economici finanziari relativi al periodo 2023-2025.