Mercati – Eurolistini sottotono in avvio con Milano -0,6%

Avvio sottotono per le principali borse europee con il sentiment appesantito dalle preoccupazioni sulla ripresa della Cina e con lo sguardo che resta sulle banche centrali.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,6% a 28.475 punti, debole come il Cac 40 di Parigi (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,4%).

Ad agosto il Pmi composito cinese è sceso a 51,7 punti dai 51,9 punti di luglio. Più pronunciato il calo dell’indicatore relativo al settore dei servizi, che si è attestato a 51,8 punti rispetto ai 54,1 punti del mese precedente, a fronte dei 53,5 punti attesi.

Dati deludenti che alimentano le preoccupazioni per la fragile ripresa economica del Paese asiatico.

In mattinata lo sguardo si sposterà sulla diffusione dei dati PMI di agosto da parte di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito. Sul fronte dell’area euro prevista anche la pubblicazione dei prezzi alla produzione di luglio mentre, nel pomeriggio, sono attesi oltreoceano gli ordini di fabbrica.

In tema politica monetaria, la banca centrale australiana ha confermato i tassi al 4,1% per il terzo mese consecutivo, in linea con le attese. Sebbene i funzionari abbiano affermato che potrebbe essere necessario un ulteriore inasprimento, hanno riconosciuto che l’inflazione ha raggiunto il suo picco.

Gli investitori, focalizzati su un nuovo intervento stamattina della presidente della Bce, Christine Lagarde, stanno nel frattempo ancora valutando le parole pronunciate ieri dalla stessa, la quale, pur ammettendo che l’istituto, come altre banche centrali, ha sottovalutato sia la dinamica dell’inflazione sia la sua persistenza, ha affermato che si riuscirà a riportare tempestivamente l’indice dei prezzi al 2% e che sono state apportate “modifiche al processo di previsione per affrontare questi problemi”.

Lagarde ha aggiunto che “sebbene l’inflazione sia in calo, è probabile che una comunicazione efficace rimanga di fondamentale importanza anche dopo la fine dell’attuale picco inflazionistico”.

Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende in area 1,077 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a quota 147. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,3%) a 88,7 dollari e il Wti (-0,3%) a 85,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte in area 172 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,32%.

Tornando a Piazza Affari, resistono in avvio Telecom Italia (+0,3%), Amplifon ed Erg, entrambe +0,2%, e Prysmian (+0,1%) che ha firmato Capacity Reservation Agreement con Marinus Link Pty per la realizzazione nuova interconnessione elettrica in Australia. Più intense invece le vendite con MPS che cede il 2%, Campari l’1,3% e Unicredit (-1,2%).