Mercati – Europa chiude sottotono, Milano flat

Gli eurolistini chiudono deboli, simili all’andamento di Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta all’agenda macro e alle banche centrali.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni sostanzialmente invariato in area 28.652 punti, mentre chiudono in territorio negativo il Cac 40 di Parigi (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).

Oltreoceano, lo S&P 500 cede lo 0,3%, il Nasdaq e il Dow Jones lo 0,2%.

Sentiment condizionato dai dati macroeconomici in arrivo dalla Cina e dal Vecchio Continente, con il PMI cinese relativo al settore terziario in calo oltre le attese nel mese di agosto, mentre in Europa, si sono rivelati al di sotto della lettura preliminare i dati PMI di Francia, Germania e Italia.

Intanto, l’attenzione degli investitori continua ad essere rivolta alle prossime decisioni delle banche centrali. Con riferimento ala Fed, visti i recenti dati, che da un lato hanno confermato lo stato di salute dell’economia americana e dall’altro evidenziato un allentamento del mercato del lavoro, gli operatori sono arrivati ad escludere con probabilità sempre maggiore una nuova stretta al meeting FOMC di settembre.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,071, mentre il dollaro/yen sale a 147,7. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,6%) a 90,4 dollari e il Wti (+2,1%) a 87,4 dollari dopo la decisione di Arabia Saudita e Russia di estendere il taglio volontario di 1 milione di barili al giorno di greggio fino alla fine del 2023.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 171 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,34%.

Tornando a Piazza Affari, avanzano in particolare Saipem (+2,6%), Leonardo (+2,1%),  Pirelli (+1,9%), Cnh Industrial (+1,6%), mentre arretrano Unicredit (-1,8%), Moncler (-1,7%), Diasorin (-1,4%), Nexi (-1,4%).