Sabaf – Ricavi adj -22,6% a 56,8 mln e utile netto adj -75% a 1,8 mln nel 2Q23

Nel secondo trimestre del 2023 il Gruppo Sabaf ha realizzato ricavi per 50,9 milioni, in calo del 32% rispetto al pari periodo del 2022. Il dato normalizzato (adjusted) – che esclude gli impatti dell’iperinflazione sui bilanci delle società controllate turche (IAS 29) e i costi
di start-up di Sabaf India, Sabaf Messico e della divisione Induzione – si è attestato a 56,8 milioni, inferiore del 22,6% rispetto a 73,4 mln del 2Q 2022.

L’Ebitda è sceso a 4,9 milioni (-64,8% a/a), mentre a livello adjusted si è attestato a 8,5 milioni (-29,2%), con la relativa marginalità sui ricavi in calo dal 18,5% all’9,6% (dal 16,3% al 14,9% a livello adjusted).

L’Ebit è scivolato del 96,0% a 0,4 milioni, mentre a livello adjusted si è contratto del 46,2% a 4,2 milioni.

Il conto economico ha chiuso con una perdita netta pari a 0,6 milioni, a fronte del surplus di 5,6 milioni nel 2Q22, mentre a livello adjusted Sabaf ha registrato un utile netto di 1,8 milioni, in contrazione del 75% rispetto ai 7,2 milioni del 2Q22.

Nell’intero primo semestre 2023, i ricavi sono diminuiti del 25,2% a 109 milioni (adj: -20,3% a 114,9 mln), mentre l’Ebitda è sceso del 57,5% a 11,4 milioni (adj: -37,7% a 15,6 mln) con una redditività al 10,5% dal 18,5% nel 1H 2022 (adj: 13,6% vs 17,4% nel 1H 2022). Il risultato netto è stato negativo per 1,4 milioni, rispetto all’utile netto di 13 milioni del pari periodo dell’esercizio precedente (adj: utile netto di 3,2 mln vs 14,8 mln nel 1H 2022).

Nel semestre sono stati investiti 11,1 milioni (11 mln nel primo semestre 2022 e 20,9 mln nell’intero esercizio 2022), destinati principalmente al nuovo stabilimento messicano,
dove è stata recentemente avviata la produzione di bruciatori.

Al 30 giugno 2023 l’indebitamento finanziario netto cifra in 73,8 milioni, in calo rispetto a 84,4 milioni di fine 31 dicembre 2022.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, nel secondo semestre il Gruppo Sabaf si attende una domanda del mercato degli elettrodomestici sostanzialmente stabile rispetto ai livelli del primo semestre, ancora condizionata dalla situazione macroeconomica generale (elevati tassi d’interesse, lento calo dell’inflazione).

Il consolidamento dei risultati della neo acquisita Mansfield Engineered Components (MEC) – società statunitense con sede in Ohio tra i principali produttori nordamericani di cerniere per elettrodomestici -, l’avvio delle vendite di componenti per la cottura a Induzione e il contributo degli impianti produttivi in India e in Messico consentiranno comunque una
rilevante crescita dei ricavi rispetto al secondo semestre 2022. La redditività del secondo semestre è attesa in ulteriore miglioramento.