Obbligazioni – Oscillazioni minime dei rendimenti benchmark

Pomeriggio poco mosso per i tassi dei maggiori benchmark in un contesto appesantito dai timori di stagflazione in tutta l’area euro.

I principali listini continentali viaggiano negativi con il Ftse Mib che cede l’1%.

In particolare, a luglio gli ordini di fabbrica della Germania hanno registrato un calo su base mensile dell’11,7%, contro il -4,3% stimato dagli analisti e dopo il +7,6% di giugno (rivisto da +7,0%). Su base annua e corretti per l’effetto calendario, gli ordini evidenziano una riduzione del 10,5%, a fronte del -4,5% atteso e dopo il +3,3% del mese precedente (rivisto da +3,0%).

Restano nel contempo monitorate le indicazioni provenienti dalle banche centrali.

La presidente della Fed di Boston, Susan Collins, ha affermato che i funzionari dovranno essere pazienti nel valutare i dati economici per capire i prossimi passi di politica monetaria, aggiungendo che potrebbe essere ancora necessario un ulteriore inasprimento, in base alle tendenze che emergeranno.

Dalle osservazioni di Collins, che quest’anno non voterà sulla politica monetaria, sembra emergere una certa propensione della policy maker a mantenere i tassi stabili nella  riunione Fed del 19-20 settembre, riflettendo anche le aspettative degli investitori.

Tornando all’obbligazionario, il rendimento del Btp decennale è stabile al 4,33%, con uno spread a 173 punti, mentre il tasso del T-bond si fissa al 4,25% (-2bp).