Mercati – Chiusura incerta per le borse europee, Milano -0,2%

Gli eurolistini chiudono misti, in linea con l’andamento di Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta, in particolare, all’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in in area 28.156 punti (-0,2%), in leggero calo come il Dax di Francoforte (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%). Il CAC 40 di Parigi chiude sostanzialmente invariato, il Ftse 100 di Londra poco sopra la parità (+0,2%).

Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,1%, lo S&P 500 lo 0,4%, mentre il Dow Jones scambia appena sopra la parità (+0,2%).

Nella settimana che si è conclusa il 2 settembre le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono risultate pari a 216mila unità, ai minimi da febbraio, al di sotto delle 233mila unità del consensus e delle 229mila della rilevazione della settimana precedente, dati che confermano, ancora una volta la resilienza del mercato del lavoro americano.

Continuano invece ad arrivare segnali di debolezza dal Vecchio Continente e dalla Cina. In Germania, la produzione industriale ha evidenziato a luglio un calo dello 0,8% su base mensile, una riduzione maggiore delle attese (-0,4%), dopo il -1,4% del mese precedente. Su base annua il dato ha evidenziato un’accelerazione in negativo al 2,1%, in linea con in consensus, dopo il -1,5% di giugno.

A livello aggregato, la lettura finale del Pil dell’Eurozona ha evidenziato una crescita dello 0,1% nel secondo trimestre 2023 rispetto ai primi tre mesi dell’anno, al di sotto della seconda lettura preliminare e delle attese (+0,3%), mentre su base annuale il dato si è attestato a +0,5%, a fronte del +0,6% del preliminare e del consensus.

In Cina, questa mattina è emerso che la bilancia commerciale ha registrato, ad agosto, un surplus di 68,36 miliardi di dollari, in calo oltre le attese (73,9 mld) rispetto al saldo positivo per 80,6 mld di luglio.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,070, il dollaro/yen a 147,2. Tra le materie prime, in leggero calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,3%) a 90,3 dollari e il Wti (-0,3%) a 87,3 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 171 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,34%. Il Tesoro ha annunciato la seconda emissione del BTP Valore, la famiglia di titoli di Stato dedicata esclusivamente al mercato retail, che avrà luogo dal 2 a 6 ottobre. Per la prima volta con un titolo di Stato, i risparmiatori riceveranno cedole trimestrali.

Tornando a Piazza Affari, avanzano in particolare Hera (+3,2%), Terna (2,7%), TIM (+2,1%), Snam (+1,9%), mentre arretrano Finecobank (-5,7%), Stmicroelectronics (-4,1%), Monte Paschi (-2,7%), Banco BPM (-2,0%).