Eurotech ha archiviato i primi sei mesi del 2023 con un fatturato, comprensivo del contributo della tedesca InoNet, entrata nel perimetro di consolidamento a settembre 2022, aumentato su base annua del 37,9% (+41,2% a cambi costanti) a 47,9 milioni. A parità di perimetro la crescita è stata del 13,8% (+16,6% a cambi costanti).
Il business Edge AIoT – spiega una nota – ha avuto un ruolo determinante nella crescita del fatturato nel corso dei primi sei mesi dell’anno, una situazione diametralmente opposta a quanto registrato nei primi sei mesi del 2022. A parità di perimetro, il business Edge AIoT ha registrato una crescita organica del 50%; includendo anche il contributo di InoNet, l’incremento del fatturato nell’Edge AIoT è stato del 300%.
Dalla ripartizione geografica dei ricavi, si rileva che l’area europea, con l’ingresso di InoNet, è diventata quella più significativa con un’incidenza del 38,5% sul totale (20,3% nel 1H22), il mercato statunitense ha contribuito per il 34,9% (45,1% nel 1H22) mentre l’area giapponese ha inciso per il restante 26,6% (34,6% nel 1H22).
L’EBITDA si è attestato a 2,7 milioni, con il relativo margine al 5,6%, a fronte di precedenti negativi 1,6 milioni.
L’EBIT è in sostanziale pareggio rispetto al deficit di 4 milioni dei primi sei mesi del 2022 dopo ammortamenti per 2,7 milioni (2,4 milioni nel 1H22).
Il semestre si è chiuso con un risultato netto di Gruppo in netto miglioramento a -0,9 milioni da negativi 4,3 milioni del periodo di confronto 2022.
Lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 18,7 milioni, in aumento dai 14,4 milioni al 31 dicembre 2022.
Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione, la società riporta che “il fatturato del terzo trimestre sarà impattato dal fenomeno di riduzione delle scorte da parte di alcuni clienti (destocking)”, un fenomeno comune al settore di Eurotech e che “parecchi peers stanno vivendo”, con la previsione tuttavia che “il quarto trimestre sarà nettamente più forte del terzo e, come storicamente registrato, sarà verosimilmente il più forte dell’anno”.
La società aggiunge che “le iniziative per gestire l’aumento dei costi di approvvigionamento legati allo shortage di componenti elettronici stanno producendo gli effetti desiderati” e che “gli indicatori che il management controlla fanno ritenere che nei prossimi due trimestri il primo margine percentuale manterrà valori vicini a quelli registrati nel primo semestre”.
In funzione dell’evasione degli ordini a portafoglio, prevista in particolare nel quarto trimestre, Eurotech si attende “un progressivo consumo delle scorte extra di componenti accumulate negli scorsi trimestri, con una conseguente riduzione del valore del magazzino fra 3 e 4 milioni, a tutto beneficio del capitale circolante”.
Infine, conclude la società, “nei prossimi mesi 7 nuove risorse chiave per le quali sono già stati firmati i contratti di assunzione andranno ad aggiungersi alla struttura di middle management”.